Stefano De Martino, un nuovo vecchio presentatore Rai
Conduce il programma più visto della tv e si parla di lui come del prossimo conduttore di Sanremo, perché è giovane ma ha un approccio molto tradizionale
Da settembre a condurre al posto di Amadeus Affari tuoi, uno dei programmi della Rai più di successo degli ultimi anni, è arrivato il trentacinquenne Stefano De Martino. Nonostante non avesse mai condotto un gioco a premi in quella fascia oraria e fosse al suo esordio su Rai 1, quella di De Martino si sta rivelando un’ottima scelta, visto che Affari tuoi continua a essere il programma più visto in Italia, con oltre 5 milioni di spettatori a sera.
Più recentemente la Rai ha definito De Martino «una delle nostre punte di diamante» e ha detto di star considerando l’ipotesi che nel giro di pochi anni possa condurre il Festival di Sanremo, il programma più importante del palinsesto e storicamente affidato a conduttori molto più anziani e rodati. Nella sua intervista alla trasmissione Belve, pochi giorni fa, la storica conduttrice della Rai Mara Venier ne ha parlato come del suo unico possibile successore a Domenica In.
Stefano De Martino è nato nel 1989 ed è quindi piuttosto giovane per un ambiente come quello della Rai, dove la maggior parte di conduttori e conduttrici è nata negli anni Sessanta al più tardi, e da tempo non c’è grande ricambio. Inoltre ha una storia anomala, avendo iniziato come ballerino del programma Amici di Maria De Filippi ed essendo diventato davvero famoso per via della sua lunga relazione con la presentatrice Belén Rodríguez. Nonostante questo però De Martino sta riuscendo a farsi apprezzare in modo piuttosto trasversale, soprattutto per la sua capacità di adattarsi molto bene al tradizionale stile di conduzione della Rai.
Nato a Torre Annunziata, in un contesto che ha definito «di disagio» poco fuori Napoli, De Martino cominciò a fare danza da bambino anche ispirandosi al padre che faceva il ballerino. A vent’anni venne preso come concorrente per il talent show Amici di Maria De Filippi: non vinse ma si classificò primo nella categoria ballerini e l’anno dopo venne richiamato dalla stessa De Filippi per fare il ballerino professionista nello stesso programma. Nel frattempo aveva fatto un tour mondiale con una compagnia di danza newyorkese, che, raccontò, gli servì molto a ridimensionare la propria autostima in un momento in cui in Italia le persone lo «riconoscevano in metropolitana». Ad Amici conobbe Belén Rodríguez, già famosissima, che sposò nel 2013 e da cui ebbe un figlio nello stesso anno: relazione che è durata, con qualche interruzione, fino al 2023 e che contribuì a dargli molta notorietà.
Dai suoi racconti la svolta arrivò nel 2018, quando gli chiesero di partecipare all’Isola dei Famosi di Canale 5 ma lui rifiutò di fare il concorrente e si propose come inviato. La sua ambizione era di fare il conduttore ma la prima puntata fu un mezzo disastro e il lavoro non gli piacque. In quei tre mesi di programma che passò in Honduras, quindi, cominciò a cercare ispirazione guardando vecchi programmi della Rai, e scoprì che «la tv che mi piace è la tv che hanno fatto quando io non c’ero».
Decise che il suo obiettivo era fare un programma come Quelli della notte di Renzo Arbore, del 1985. Dopo essere passato da Mediaset alla Rai, con la coconduzione di programmi come Made in Sud e Stasera tutto è possibile, scrisse insieme all’autore Riccardo Cassini una proposta per un programma di varietà chiamato Bar Stella, come il bar del nonno in cui aveva passato l’infanzia, e lo propose alla Rai. Ne fece quattro edizioni, tra il 2021 e il 2023.
Guardando Bar Stella si capisce bene che i riferimenti di De Martino sono quelli della vecchia televisione italiana: lui stesso ha criticato l’approccio delle produzioni televisive che da molti anni ormai preferiscono puntare solo su format già di successo all’estero, anziché creare programmi originali che portino avanti la tradizione del varietà italiano, con quella comicità e quell’estetica. È un approccio molto diverso per esempio da quello di Alessandro Cattelan, l’altro giovane conduttore della Rai che comunque ha dieci anni in più, i cui programmi hanno una struttura e un tono più simile a quello dei late night show statunitensi e sono pensati per girare a spezzoni anche sui social, con ospiti noti soprattutto tra i giovani e su internet.
È probabilmente anche per questo suo approccio molto tradizionalista che la carriera di De Martino in Rai sta avendo così tanta fortuna, sia tra il pubblico che tra i dirigenti, e che dopo poche settimane di un programma come Affari tuoi è già stato citato come possibile prossimo conduttore del Festival di Sanremo. A questo proposito De Martino ha fatto sapere che preferirebbe aspettare di «avere qualche capello bianco: farei fatica a dire di no ma rischierei di fare il passo più lungo della gamba». Tra le altre cose, negli anni De Martino ha anche ripulito la propria immagine, togliendosi per esempio molti tatuaggi visibili sul collo e adottando in televisione un modo di vestire molto sobrio e formale.
Il suo esordio su Rai 1 ad Affari tuoi comunque non è stato liscio. È la prima volta che la fascia oraria dopo il Tg1 della sera viene affidata a un presentatore con meno di 40 anni, e per De Martino era anche la prima volta alla conduzione di un programma completamente da solo. A settembre il critico televisivo Aldo Grasso lo stroncò scrivendo che «ancora non è riuscito a caratterizzare questo programma, ma ci riuscirà per effetto della legge fondamentale che guida la televisione: l’abitudine». Sempre a settembre Vanity Fair scrisse: «dobbiamo dire che il debutto non ci ha tanto convinto, e per diverse ragioni». Ha cambiato però idea a fine ottobre, sostenendo che si fosse lasciato andare, e che «le battute, i balletti improvvisati, i cori da stadio e il resto hanno dimostrato, nel giro di poche puntate, la sua voglia di mettersi in gioco e la sua facilità nell’arrivare a tutti».
Allo stesso tempo comunque De Martino ha confermato di essere un personaggio della sua generazione, che non si prende troppo sul serio e sa essere spontaneo e poco borioso nel parlare di sé, anche se la sua parodia al GialappaShow sembra voler sottolineare il contrario. Quando gli viene fatto notare che è molto giovane per i suoi traguardi, risponde che «sono gli altri a cui è stata data questa opportunità troppo tardi. In tv c’è questa sala d’attesa dove devi stare, decantare, mentre adesso che ci sono più piattaforme c’è un po’ più di lavoro per tutti ed è più facile cominciare presto. Io ho cominciato solo perché si è creata una sorta di vuoto [quando Amadeus è andato al Nove]».
All’intervista al programma Belve l’anno scorso ha ammesso di essere molto ignorante e di star cercando di recuperare tutto quello che non ha mai imparato a scuola. Ha anche parlato del periodo di fama legato ai gossip su Belén Rodríguez, dicendo che essere stato etichettato da molto giovane come “marito di” l’ha fatto soffrire: «non è facile per una persona ambiziosa come me, che a 10 anni ha cominciato a sognare di diventare qualcuno o qualcosa, poi diventare il marito di qualcun altro».