In Georgia i partiti di opposizione hanno boicottato la seduta inaugurale del parlamento, contro i presunti brogli alle elezioni

Una donna durante una manifestazione di protesta davanti al parlamento georgiano, il 25 novembre (AP Photo/Zurab Tsertsvadze)
Una donna durante una manifestazione di protesta davanti al parlamento georgiano, il 25 novembre (AP Photo/Zurab Tsertsvadze)

Lunedì in Georgia tutti i partiti di opposizione hanno boicottato la seduta inaugurale del parlamento, per contestare la vittoria del partito filorusso Sogno Georgiano alle elezioni legislative del 26 ottobre. In aula c’erano solo gli 88 deputati di Sogno Georgiano, su 150 totali, mentre fuori dal parlamento le opposizioni hanno partecipato a una grossa manifestazione di protesta.

Come già accaduto diverse volte nelle scorse settimane, i manifestanti hanno chiesto di indagare sui presunti brogli elettorali, che erano stati denunciati da subito anche dalla presidente della Repubblica Salome Zourabichvili, e riscontrati anche da osservatori indipendenti. Anche Zourabichvili si è rifiutata di partecipare alla sessione inaugurale del parlamento, e in seguito ha pubblicato un video sui social in cui ha invitato la popolazione a ribellarsi contro i presunti brogli di Sogno Georgiano.