Otto persone migranti, fra cui sei bambini, sono morte in un naufragio vicino all’isola greca di Samo

Un gommone della guardia costiera con a bordo quattro persone in mezzo al mare
La guardia costiera greca durante un'altra operazione di soccorso nelle acque dell'isola di Samo, il 23 settembre 2024 (AP Photo/Michael Svarnias)

Lunedì la guardia costiera greca ha recuperato i corpi di otto persone migranti, fra cui sei bambini, nelle acque vicino all’isola di Samo, dopo che la barca su cui viaggiavano in tutto una cinquantina di persone si è rovesciata a causa del forte vento. La guardia costiera ha detto di essere stata avvertita del naufragio da una ong e di aver soccorso circa 40 persone: non ha escluso che ne possa essere rimasta ancora qualcuna in mare, dato che il numero esatto delle persone sulla barca non è stato accertato e le condizioni meteo non sono ancora migliorate.

Nonostante faccia parte della Grecia, Samo è vicinissima alle coste turche ed è per questo diventata da tempo una destinazione per le persone migranti che vogliono arrivare in Europa. Quest’anno in Grecia sono arrivate via mare circa 55mila persone migranti (in Italia sono state finora poco più di 60mila, circa un terzo di quelle del 2023). Nel tentativo di raggiungere i paesi dell’Unione Europea, quest’anno sono morte o considerate disperse in mare 2.124 persone migranti, tra il Mediterraneo e la rotta che va dalle coste dell’Africa nord-occidentale alle isole Canarie.