Finnegan Lee Elder è stato condannato in via definitiva per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega

Finnegan Lee Elder, durante l'udienza di luglio (AP Photo/ Alessandra Tarantino)
Finnegan Lee Elder, durante l'udienza di luglio (AP Photo/ Alessandra Tarantino)

La condanna a 15 anni e 2 mesi di Finnegan Lee Elder per l’omicidio del carabiniere Mario Cerciello Rega, avvenuto a Roma nel luglio del 2019, è diventata definitiva. Lo studente statunitense era stato condannato con Gabriel Natale Hjorth nel processo d’appello il 3 luglio scorso: né la Procura generale né la difesa hanno presentato ricorso, rendendo così la condanna definitiva. Non è invece terminato l’iter legale dell’altro imputato: in questo caso sia accusa che difesa hanno presentato ricorso in Cassazione contro la condanna a 11 anni e 4 mesi.

Le pene dei due studenti statunitensi erano state molto ridotte nei nuovi processi di appello e dopo un primo ricorso in Cassazione.

Cerciello Rega, che aveva 35 anni, venne ucciso nella notte tra il 25 e il 26 luglio del 2019. Elder e Hjorth, due turisti californiani di 18 e 19 anni, cercarono di comprare delle sostanze stupefacenti a Trastevere rivolgendosi a un intermediario, Sergio Brugiatelli, che a sua volta li portò da un uomo che vendette loro una pasticca di tachipirina spacciandola per uno stupefacente: i due rubarono lo zaino di Brugiatelli e proposero uno scambio per avere indietro i soldi che avevano già consegnato. All’incontro per la restituzione dello zaino tuttavia si presentò Cerciello Rega con un collega, Andrea Varriale, in seguito a una denuncia per il furto dello zaino. Entrambi erano disarmati e in borghese: ci fu uno scontro in cui Elder accoltellò undici volte Cerciello Rega, uccidendolo.