È stato trovato il corpo del rabbino israelo-moldavo Zvi Kogan, che risultava scomparso da giorni negli Emirati Arabi Uniti 

Un uomo cammina davanti al Rimon Market, un supermercato kosher di cui il rabbino Zvi Kogan era gestore, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti
Un uomo cammina davanti al Rimon Market, un supermercato kosher di cui il rabbino Zvi Kogan era gestore, a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti (AP Photo/Jon Gambrell)

Domenica il governo israeliano ha detto che è stato trovato il corpo del rabbino Zvi Kogan, che da giovedì risultava scomparso negli Emirati Arabi Uniti, dove viveva. Il governo non ha ancora dato dettagli su dove sia stato trovato esattamente il corpo di Kogan né sulle circostanze del ritrovamento, ma ritiene che Kogan sia stato rapito e assassinato. Il primo ministro Benjamin Netanyahu, sul suo account Twitter ufficiale, ha parlato di «un efferato atto di terrorismo antisemita»; ha aggiunto che «agirà con tutti i mezzi per fare giustizia contro i criminali» responsabili della morte di Kogan. Al momento il governo degli Emirati Arabi Uniti non ha commentato la notizia.

Kogan, 28 anni, aveva la doppia cittadinanza israeliana e moldava ed era un esponente del movimento ebraico chassidico Chabad-Lubavitch (una corrente ultraortodossa dell’ebraismo): viveva a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, dove gestiva un supermercato che vendeva prodotti kosher, il tipo di cibo permesso dalle norme religiose ebraiche. Nelle ultime settimane il negozio era stato oggetto di proteste contro le operazioni militari di Israele nella Striscia di Gaza.

Negli Emirati Arabi Uniti vive una comunità ebraica in crescita, soprattutto da quando il paese arabo ha normalizzato i rapporti diplomatici con Israele attraverso gli Accordi di Abramo del 2020. Con quegli accordi Israele normalizzò i propri rapporti anche con altri paesi arabi del Golfo, ma da quando l’esercito israeliano ha invaso la Striscia di Gaza e poi anche il Libano, i rapporti tra Israele e gli Emirati Arabi Uniti si sono deteriorati senza interrompersi del tutto. Gli Emirati hanno continuato ad avere relazioni diplomatiche con Israele, e anzi sono uno dei paesi principali dei negoziati per un cessate il fuoco a Gaza, finora falliti.