Il SailGP è sempre più ambizioso
Il circuito di regate sui catamarani definito la “Formula 1 dei mari” quest'anno ha 12 team: per la prima volta ce n'è uno italiano
Sabato mattina alle 11 comincia a Dubai, negli Emirati Arabi Uniti, la quinta edizione del SailGP, un circuito di gare di vela che andrà avanti per un anno, con 14 tappe previste e 12 team partecipanti, tra i quali per la prima volta uno italiano, il Red Bull Italy SailGP Team. Il SailGP sta diventando una competizione sempre più seguita e ambiziosa: per il formato in cui è organizzata, la velocità delle imbarcazioni impiegate e la costante ricerca dell’innovazione tecnologica viene da molti definita la Formula 1 dei mari.
Qualche video per avere un’idea di cosa sia
Nella scorsa edizione per la prima volta ha vinto un team diverso da quello australiano, che aveva dominato i primi tre anni, e in quella che sta per cominciare quasi tutti i team sono diventati economicamente indipendenti e non sono più sovvenzionati dagli organizzatori, come accadeva all’inizio. Il numero dei team è aumentato, così come quello degli eventi, dei luoghi di regata e delle donne che fanno parte degli equipaggi. Sono «tutti segnali che indicano come SailGP stia raggiungendo un livello superiore di maturità nella vela professionistica», scriveva il mese scorso il New York Times, raccontando la crescita della competizione.
Nel SailGP si gareggia su catamarani F50, imbarcazioni a due scafi dove la F sta per foiling, le appendici laterali che servono per far sollevare e “volare” la barca, e il numero 50 indica la lunghezza in piedi (poco più di 15 metri). Sono imbarcazioni velocissime, che nelle giuste condizioni di vento possono superare i 50 nodi, quasi 100 chilometri orari. Gli F50 sono una versione aggiornata degli AC50, le barche sulle quali si gareggiò la Coppa America (la competizione di vela più prestigiosa e importante al mondo) del 2017. Proprio dopo quell’edizione nacque l’idea del SailGP.
I due promotori furono Larry Ellison, fondatore nel 2003 dell’Oracle Team USA, e Russell Coutts, velista neozelandese considerato tra i migliori di sempre, vincitore tra le varie cose di 5 Coppe America. L’obiettivo era creare una competizione mondiale di vela a tappe che coinvolgesse pubblico e appassionati in diversi paesi e continenti, come imbarcazioni scelsero i catamarani dopo che il Team New Zealand, vincitore della Coppa America del 2017, decise che per quella successiva non sarebbero più stati impiegati. Alla prima edizione del SailGP, nel 2019, parteciparono sei team (Australia, Cina, Francia, Giappone, Gran Bretagna e Stati Uniti) e si fecero solamente cinque gare a Sydney, San Francisco, New York, Cowes (in Inghilterra) e Marsiglia.
Organizzare e gestire un team di vela, dalla progettazione della barca agli spostamenti, è una cosa molto costosa. Nel 2019 l’Extreme Sailing Series, un circuito di gare veliche in parte simile nato nel 2007, fallì a causa di grossi problemi economici. Per i primi anni furono sostanzialmente gli organizzatori a mantenere i team di SailGP, ma a partire dall’anno scorso, grazie al crescente successo delle gare e quindi all’arrivo di sponsor sempre più importanti, quasi tutti i team hanno cominciato a finanziarsi e sono diventati indipendenti. Nel 2023-2024 per la prima volta non ha vinto l’Australia, ma la Spagna, a conferma di un aumento del livello di competitività.
Il team italiano e quello brasiliano sono le due novità che quest’anno si aggiungono alle dieci partecipanti della scorsa edizione: Australia, Canada, Danimarca, Francia, Germania, Gran Bretagna, Nuova Zelanda, Spagna, Stati Uniti e Svizzera. Le 14 tappe si terranno in quattro continenti diversi dal 23 novembre 2024 al 30 novembre 2025, quando si svolgeranno le finali (alle quali parteciperanno le prime tre classificate). Per ogni weekend ci saranno due regate: il 6 e il 7 settembre 2025 si gareggerà in Italia, nel mare di fronte a Taranto. Tutte le regate saranno trasmesse in diretta da Sky.
Le gare del SailGP sono spesso spettacolari e movimentate (se non proprio pericolose), perché sono regate cosiddette “a flotta” (fleet race), cioè con tre o più imbarcazioni. Tutte e dodici le barche partecipanti gareggiano contemporaneamente, quindi ci può essere “traffico” e necessità di fare manovre azzardate a velocità sostenute. È una gara differente da quelle di Coppa America, definite match race, cioè uno contro uno. Un’altra differenza con la Coppa America e la Louis Vuitton Cup è che le regole sulle possibili modifiche e personalizzazioni alle barche sono molto rigide.
Le imbarcazioni in gara sono quindi molto simili tra loro e peraltro tutte hanno accesso alla grandissima quantità di dati sulle barche che gli organizzatori raccolgono e mettono a disposizione: il New York Times scrive che ogni catamarano ha 125 sensori che processano circa 1,15 miliardi di richieste di dati ogni ora. Il timoniere spagnolo Diego Botín l’ha definita una piattaforma fondamentale per migliorarsi e per aumentare l’equilibrio tra le barche, perché ciascun team ha le stesse informazioni sugli avversari.
L’equipaggio di ogni imbarcazione è formato da sei persone: un timoniere, un wing trimmer che decide la regolazione delle vele, un flight controller che gestisce i foil per far volare la barca, un tattico che decide le strategie durante la gara e due grinder che producono energia girando i mulinelli con le braccia (sui catamarani non ci sono i cyclor, i ciclisti-marinai della Coppa America). Il Red Bull Italy SailGP Team è stato fondato ed è guidato da James Spithill, l’esperto velista australiano che fino a ottobre era il timoniere di Luna Rossa, mentre il coach è Philippe Presti, già vincitore di SailGP e Coppa America.
Spithill ha scelto come timoniere del catamarano Ruggero Tita, che è stato uno dei timonieri di riserva di Luna Rossa nell’ultima Louis Vuitton Cup e ha già vinto due ori olimpici in coppia con Caterina Banti. Il wing trimmer è Kyle Langford, il flight controller Andrea Tesei, come grinder si alterneranno Matteo Celon, Enrico Voltolini e Alex Sinclair, mentre la tattica sarà Giulia Fava, di recente vincitrice con Luna Rossa della prima America’s Cup femminile. Nel SailGP è abbastanza comune che gli equipaggi siano misti e quest’anno per la prima volta ci sarà anche una timoniera: Martine Grael, del team brasiliano.
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