Northvolt, grande azienda svedese di batterie per veicoli elettrici, ha chiesto l’amministrazione straordinaria negli Stati Uniti
Northvolt, grande azienda svedese produttrice di batterie agli ioni di litio per veicoli elettrici, ha chiesto di poter far ricorso negli Stati Uniti al Chapter 11: è una legge fallimentare statunitense simile all’amministrazione straordinaria italiana, che permetterà all’azienda di restare operativa concordando con un tribunale un piano di risanamento dei debiti.
Northvolt era stata fondata nel 2015 da due ex dirigenti della Tesla, la più grande azienda statunitense di auto elettriche: ha i suoi principali stabilimenti in Svezia, e centri di ricerca e sviluppo in California, negli Stati Uniti. Era considerata dagli esperti del settore come la principale azienda europea in grado di competere con le grandi aziende cinesi e statunitensi nel campo della produzione di batterie per veicoli elettrici. Nella richiesta di accedere al Chapter 11 ha detto di avere circa 30 milioni di dollari di liquidità (circa 28 milioni di euro) che le consentirebbero di continuare le proprie operazioni al massimo per un’altra settimana, e di avere 5,8 miliardi di dollari di debiti (5,5 miliardi di euro).