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  • Venerdì 22 novembre 2024

Angela Merkel dice di aver sbagliato a prendere Trump per uno «normale»

Nella sua autobiografia l'ex cancelliera tedesca parla del momento imbarazzante in cui il presidente degli Stati Uniti non le strinse la mano di fronte ai fotografi

Angela Merkel (Michael Kappeler/Dpa via AP Photo)
Angela Merkel (Michael Kappeler/Dpa via AP Photo)

Nella sua autobiografia in uscita il prossimo 26 novembre, intitolata Libertà, l’ex cancelliera tedesca Angela Merkel racconta tra le altre cose di un momento che all’epoca fu molto discusso: quello in cui il presidente degli Stati Uniti Donald Trump si rifiutò di darle la mano di fronte ai giornalisti intenti a fotografare il loro incontro.

Era il marzo del 2017 e i due capi di stato si erano incontrati per la prima volta a Washington, negli Stati Uniti. Durante il tradizionale momento per i fotografi nello studio Ovale della Casa Bianca, l’ufficio del presidente, diversi tra loro li invitarono a stringersi la mano per la foto di rito. Trump sembrò ignorare la richiesta, e Merkel, visibilmente stupita, gli dovette chiedere espressamente se volesse una stretta di mano. Lui sembrò non sentirla e il momento fu piuttosto imbarazzante. Poco prima, al suo arrivo alla Casa Bianca, Trump l’aveva comunque accolta con una stretta di mano, per cui non si seppe mai se la ignorò per una presa di posizione o se effettivamente non l’aveva sentita.

«Invece di tollerarlo stoicamente, gli suggerii sussurrando che avremmo dovuto stringerci di nuovo la mano» ha scritto Merkel. «Non appena la mia bocca pronunciò quelle parole, mi rimproverai da sola. Come potei dimenticare che Trump sapeva perfettamente quello che stava facendo… Con il suo comportamento voleva dare alla gente qualcosa di cui parlare, mentre io mi comportai come se stessi avendo una conversazione con una persona del tutto normale».

Trump e Merkel sono sempre stati due leader con visioni del mondo e due stili piuttosto diversi, ma in quel periodo si stavano scontrando soprattutto sulla questione dell’accoglienza, criticando le rispettive scelte politiche: da un lato c’era la decisione della cancelliera di accogliere, tra il 2015 e il 2016, circa 1,2 milioni di richiedenti asilo che stavano scappando dalla guerra civile in Siria; dall’altro il “muslim ban” di Trump, cioè la legge discriminatoria che vietava l’ingresso negli Stati Uniti ai cittadini di sette paesi a maggioranza musulmana, approvato a gennaio del 2017.

Trump in quel periodo sembrava poi avere un problema con le strette di mano: poco prima di Merkel andò in visita alla Casa Bianca Shinzo Abe, l’allora primo ministro giapponese, a cui Trump prese in ostaggio la mano per 18 lunghi secondi, strattonandogli il braccio mentre tentava di liberarsi.