Almeno 38 persone sono state uccise in un attacco a un convoglio di auto in Pakistan
Almeno trentotto persone sono state uccise giovedì in un attacco armato nella provincia di Kurram, in Pakistan, una zona piuttosto remota nel nord-ovest del paese, al confine con l’Afghanistan. Secondo le prime ricostruzioni un gruppo di una decina di persone ha iniziato a sparare su un convoglio di auto che attraversava l’area. Il convoglio composto da circa 200 auto era scortato dalla polizia perché quel tragitto era considerato pericoloso, per le grandi tensioni religiose tra gruppi armati sciiti e sunniti. Gli attentatori hanno prima colpito i poliziotti di scorta, poi il resto delle persone, per lo più sciite, uccidendo anche donne e bambini. Il numero dei morti potrebbe crescere: ci sono anche più di 20 feriti, alcuni gravi.
La provincia di Kurram è circa a 5 ore di auto da Peshawar (la grande città più vicina in Pakistan) e a poco più di sei da Kabul, capitale dell’Afghanistan: da anni nell’area ci sono gravi episodi di violenza religiosa fra sunniti e sciiti, i due principali rami dottrinali dell’Islam, che sono ripresi con maggiore intensità negli ultimi mesi. Un mese fa un altro attacco a un convoglio in transito aveva causato 15 morti. Nelle vicine province afghane sono attivi gruppi di miliziani sunniti che hanno spesso computo violenze contro le persone sciite, come lo Stato Islamico e i talebani pakistani del movimento noto come Tehrik-e-Taliban Pakistan. Un funzionario della provincia di Kurram ha detto al giornale pakistano Dawn che l’attacco potrebbe essere anche legato alle dispute sulle proprietà dei terreni in corso nella zona.