Il dipartimento di Giustizia statunitense ha chiesto che Google venda il browser Chrome

Ad agosto un giudice federale aveva stabilito con una sentenza storica che l'azienda abusava del proprio monopolio

(Thiago Prudencio/SOPA Images via ZUMA Wire/ANSA)
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Il dipartimento di Giustizia statunitense ha chiesto a un giudice federale di obbligare Alphabet, società che controlla tutte le aziende legate a Google, a vendere il suo browser Google Chrome. La richiesta, anticipata nei giorni scorsi da Bloomberg, è stata presentata mercoledì al tribunale distrettuale della Columbia (cioè la regione della capitale Washington), ed è diretta al giudice federale Amit Mehta.

Ad agosto, con una sentenza storica, Mehta aveva stabilito che Google abusasse della propria posizione dominante nel settore della ricerca online, cioè il suo servizio più famoso e utilizzato, violando la legge sulla concorrenza e impedendo ad altre aziende di sviluppare la propria tecnologia. Il processo era iniziato nel 2020, quando durante la prima amministrazione di Donald Trump il dipartimento di Giustizia aveva accusato Google di aver abusato del proprio monopolio nella ricerca online per danneggiare la concorrenza ed eliminare possibili innovazioni di cui i consumatori avrebbero potuto beneficiare.

Secondo la legge statunitense di per sé non è illegale avere il monopolio di un settore dell’economia: a detta del dipartimento di Giustizia il problema è che Google avrebbe ottenuto questo monopolio infrangendo la legge, e poi l’avrebbe mantenuto con metodi illegali. È un processo storico, sia dal punto di vista pratico che simbolico, dato che è il primo di tipo antitrust – cioè legato alla concorrenza sul mercato – avviato dal governo degli Stati Uniti contro una grande azienda tecnologica dai tempi di quello contro Microsoft del 1998, che portò enormi cambiamenti in tutto il settore.

Nella richiesta depositata mercoledì il dipartimento di Giustizia sostiene che l’unico modo per ripristinare una libera concorrenza sia obbligare Google a separare il proprio motore di ricerca dagli altri suoi prodotti utilizzati per accedere a Internet, come il sistema operativo per dispositivi mobili, Android. Sempre ai fini di rendere più libera la concorrenza, il dipartimento di Giustizia ha anche chiesto al giudice di obbligare Google a scegliere se vendere Android oppure smettere di rendere i suoi servizi obbligatori sui telefoni che lo utilizzano. Nel caso non lo facesse, il dipartimento di Giustizia si riserverebbe di chiedere in futuro a un giudice di obbligare l’azienda a vendere Android.

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