Negli Stati Uniti l’FBI ha arrestato un uomo accusato di aver pianificato un attentato alla borsa di New York
Mercoledì l’FBI, la polizia federale statunitense, ha arrestato un uomo accusato di aver pianificato un attentato alla New York Stock Exchange, la borsa di New York: l’uomo è un 30enne di Coral Springs, città della Florida, e secondo l’FBI stava pianificando di far esplodere un dispositivo all’interno dell’edificio questa settimana. Il presunto attentatore si chiama Harun Abdul-Malik Yener: di lui si sa che l’FBI monitorava le sue attività da tempo, che non aveva un domicilio e che in passato aveva cercato di unirsi ad alcuni gruppi di estrema destra come i “Proud Boys” (coinvolti anche nell’assalto al Congresso statunitense del 6 gennaio 2021, compiuto da sostenitori dell’allora presidente e ora presidente eletto Donald Trump).
L’FBI aveva iniziato a indagare su Yener lo scorso febbraio, sospettando alcune sue attività legate alla costruzione di esplosivi. I sospetti avevano trovato riscontro in materiali trovati dall’FBI nel corso di alcune perquisizioni effettuate in una specie di magazzino da lui frequentato: all’interno la polizia aveva trovato appunti per progettare di bombe, orologi con timer, circuiti elettrici e altri strumenti che avrebbero potuto essere usati per fabbricare esplosivi. Sempre secondo l’FBI, Yener faceva ricerche online sulla costruzione di bombe dal 2017. Di recente aveva anche detto ad alcuni agenti sotto copertura che avrebbe voluto far esplodere una bomba entro i primi di novembre, che considerava la borsa di New York un buon punto per farlo, e che la sua intenzione era costruire una «piccola bomba atomica» in grado di uccidere chiunque fosse all’interno dell’edificio.