Digital Requiem, un nuovo podcast del Post

Cosa accade quando una cosa nuova come l'era digitale incontra una cosa di sempre come la morte?

La storia di Digital Requiem, il nuovo podcast del Post disponibile da oggi, comincia da quella di Leonardo Fabbretti che nel 2015, dopo la morte del figlio tredicenne Dama, cominciò un percorso per provare a recuperare le foto e i messaggi che suo figlio aveva archiviato sul telefono negli ultimi mesi di vita e che erano diventati inaccessibili, protetti da un codice di sicurezza a lui sconosciuto.

Per recuperare le foto sull’iPhone del figlio, dopo aver provato a usare come codice date importanti e qualche semplice sequenza, Fabbretti cercò di farsi aiutare da esperti di informatica senza però riuscire a superare i sistemi di sicurezza del telefono. Scrisse anche all’amministratore delegato di Apple, Tim Cook, raccontando la sua storia e chiedendo che la società si facesse carico di aiutare le persone nella sua situazione. Nello stesso periodo l’FBI stava facendo a Apple una richiesta simile, quella di poter accedere ai dati salvati su un telefono il cui proprietario era morto, e intorno a queste due storie, raccontate dai media italiani e internazionali, si sviluppò un dibattito sui temi della privacy e delle difficoltà a gestire l’eredità digitale di chi muore.

Digital Requiem inizia dalla storia di Fabbretti per parlare di quanti pezzi della nostra vita affidiamo a internet e alle aziende, in ogni momento, ogni giorno. E di quanto un giorno possa rivelarsi difficile riavere qualcosa di tutto questo.

Digital Requiem è un podcast prodotto dal Post. La scrittura è di Francesco Perlini, la musica e il montaggio di Nicola Vasini. Le quattro puntate escono il 21 novembre sull’app del Post e sulle principali piattaforme di podcast (SpotifyApple Podcasts).