Per il ministro Luca Ciriani prima o poi la fiamma tricolore andrà tolta dal simbolo di Fratelli d’Italia

Era parte del simbolo del Movimento Sociale Italiano, erede del fascismo: il suo uso da parte del partito di Giorgia Meloni è dibattuto da tempo

(ANSA/ ANDREA LASORTE)
(ANSA/ ANDREA LASORTE)

In un’intervista al Foglio il ministro per i Rapporti con il parlamento Luca Ciriani, di Fratelli d’Italia, ha detto che prima o poi il partito deciderà di togliere dal proprio simbolo la fiamma tricolore, che fu già parte del simbolo del Movimento Sociale Italiano (MSI), il partito erede del fascismo, e che in generale è stata usata da quasi tutti i partiti neofascisti e postfascisti d’Italia.

«Se vogliamo andare avanti, e noi certamente vogliamo guardare avanti cioè al futuro, allora arriverà anche il momento di spegnere la Fiamma», ha detto Ciriani, aggiungendo che la decisione dovrà essere presa dai membri del partito, e «non certo perché qualcuno ce lo impone».

Della presenza della fiamma tricolore nel simbolo di Fratelli d’Italia, e della sua associazione con partiti in qualche modo legati al fascismo, si discute da sempre. Durante la campagna elettorale per le elezioni parlamentari del 2022 Giorgia Meloni, la leader di Fratelli d’Italia, aveva detto che l’immagine «nulla ha a che fare con il fascismo» e aveva accusato chi lo sosteneva di sollevare polemiche inutili e «di livello molto basso». Fratelli d’Italia poi vinse quelle elezioni e Meloni diventò presidente del Consiglio.

La fiamma «è un elemento simbolico, e come tanti altri elementi simbolici avrà la sua parabola, ma non sarà mai rinnegata», ha detto Ciriani nell’intervista al Foglio. Ha poi aggiunto che ormai sono affezionati a quel simbolo solo gli esponenti relativamente più anziani del partito («quelli della mia età», ha detto Ciriani, che ha 57 anni). «La fiamma è stata la mia giovinezza, per quel simbolo ci saremmo buttati sul fuoco ma a un ragazzo di adesso non gliene importa nulla. È giusto così e lo posso capire».

– Leggi anche: Da dove arriva la fiamma del simbolo di Fratelli d’Italia

L’immagine della fiamma tricolore non ha dirette connessioni con il ventennio fascista, quando il simbolo più usato era il fascio littorio. Fu però scelta come simbolo dall’MSI, il partito fondato nel 1946 da ex fascisti e membri della Repubblica Sociale Italiana, che per quasi cinquant’anni fu il principale partito di destra d’Italia. Anche dopo lo scioglimento dell’MSI, nel 1995, l’immagine ha continuato a essere usata in vario modo da molti partiti neofascisti o postfascisti italiani: rimase per esempio presente nel simbolo di Alleanza Nazionale (AN) e di Azione Giovani, il movimento giovanile di AN di cui Meloni fu presidente.

Fratelli d’Italia fu fondato nel 2012. L’immagine della fiamma venne inserita nel simbolo due anni dopo, nel 2014: già in quel momento fu una decisione dibattuta a cui si opposero anche alcuni membri del partito, tra cui l’attuale ministro della Difesa Guido Crosetto. L’immagine è poi stata mantenuta in tutte le successive modifiche del simbolo.