Diverse ambasciate straniere a Kiev sono rimaste chiuse oggi per il rischio di un attacco russo
La prima ad annunciarlo è stata quella statunitense, seguita da quelle di Italia, Spagna e Grecia
Mercoledì mattina il dipartimento di Stato per gli Affari consolari degli Stati Uniti ha detto che l’ambasciata americana a Kiev, in Ucraina, avrebbe chiuso per prudenza a causa di un attacco aereo russo previsto per oggi. I dipendenti sono stati inviati nei rifugi antiaerei, dove sono invitati a spostarsi tutti i cittadini americani in Ucraina. In serata il dipartimento ha pubblicato un altro avviso in cui annunciava che le attività erano riprese.
Durante la giornata hanno chiuso temporaneamente anche le ambasciate di Italia, Spagna e Grecia. L’ambasciata italiana ha scritto sul suo sito di essere chiusa al pubblico ma che gli uffici sarebbero rimasti operativi. Altre ambasciate, fra cui quella francese e quella britannica, sono rimaste aperte, dicendo però che stavano monitorando la situazione e raccomandando ai cittadini dei rispettivi paesi di fare particolare prudenza.
È possibile che l’allarme fosse legato alla decisione di domenica del presidente degli Stati Uniti Joe Biden di autorizzare per la prima volta l’uso di missili di produzione statunitense (ATACMS) in territorio russo, una scelta importante per il conflitto in corso e molto attesa dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky. Poche ore dopo, nella notte tra lunedì e martedì, l’esercito ucraino li aveva utilizzati per la prima volta nella regione russa di Bryansk. Il presidente russo Vladimir Putin aveva detto in passato che avrebbe considerato l’autorizzazione all’uso di queste armi come un segno del coinvolgimento diretto degli Stati Uniti, e quindi della NATO, e che avrebbe risposto.