A Ercolano tre persone sono morte per un’esplosione in una fabbrica di fuochi d’artificio
Secondo i primi accertamenti dei carabinieri era un'attività abusiva
Lunedì pomeriggio a Ercolano, in provincia di Napoli, c’è stata un’esplosione all’interno di un capannone in cui erano conservati dei fuochi d’artificio: sono morte tre persone, la cui identità non è stata ancora accertata. Il capannone era collegato proprio a una fabbrica di fuochi d’artificio, che secondo i primi accertamenti dei carabinieri sarebbe stata abusiva: l’edificio era registrato formalmente come abitazione.
Il sindaco Ciro Bonajuto ha parlato di una casa adibita a fabbrica di confezionamento e ha detto che «né al Comune né alle altre autorità sono mai pervenute richieste di autorizzazione» per la produzione di fuochi d’artificio in quell’immobile.
Una donna presente sul luogo ha detto al quotidiano Il Mattino che le tre persone morte sono suo genero, un ragazzo di 18 anni di origini albanesi, e due sorelle gemelle poco più grandi. Secondo la testimonianza erano tutti e tre al loro primo giorno di lavoro, perché la fabbrica aveva «appena aperto, tra venerdì e domenica». Sul posto, in via Patacca 94, sono presenti i carabinieri e i vigili del fuoco.
I residenti dei comuni della zona hanno raccontato di aver sentito un forte boato e di aver visto una colonna di fumo bianco salire dal luogo dell’esplosione. Un abitante della zona ha riferito al Mattino che alcuni vetri della sua casa si sono rotti e che sono saltate alcune tegole del tetto.