«Tanto non è mai lupus»

Dieci diagnosi improbabili del dottor House, a vent'anni dall'uscita della celebre serie con Hugh Laurie

Hugh Laurie in una scena della seconda stagione di Dr. House
(Photo12/ 7e Art/ FOX/ Contrasto)
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In una puntata della terza stagione di Dr. House – Medical Division si vede il protagonista prendere un flacone di pillole nascosto in un grosso manuale sul lupus a cui aveva tagliato la parte centrale delle pagine, perché «tanto non è mai lupus». Il personaggio è Gregory House, interpretato dall’attore inglese Hugh Laurie: un medico burbero, arguto e tormentato protagonista della celebre serie tv andata in onda per la prima volta il 16 novembre di vent’anni fa. Mentre nelle parole dell’Istituto di ricerche farmacologiche Mario Negri di Milano il lupus è «quella “malattia misteriosa” a cui nello show i medici pensano sempre quando tutte le altre ipotesi sembrano assurde».

In Italia Dr. House arrivò l’anno successivo, e tra il 2008 e il 2009 sarebbe poi diventata la serie più vista del mondo: un po’ per le doti di Laurie, che per la sua interpretazione vinse due Golden Globe, e un po’ perché cambiò il modo in cui si racconta di medici e medicina nelle serie tv. Pieno di difetti, arrogante e offensivo, insomma un antieroe, House riesce a diagnosticare malattie rarissime a volte dopo numerosi tentativi a vuoto e a volte in pochi secondi, spesso con una certa accuratezza scientifica. In quasi 180 puntate divise in otto stagioni, comunque, non era quasi mai lupus.

Stagione 3, episodio 14: CIP

Al pronto soccorso dell’ospedale del New Jersey in cui è ambientata la serie si presenta una ragazza con varie ferite che sta seguendo il neurologo Eric Foreman, parte della squadra di House: dopo averla appena vista lui riesce a capire che è affetta da CIP, acronimo di Congenital Insensitivity to Pain, una forma di insensibilità congenita al dolore. Foreman è dubbioso visto che, dice, è «una delle malattie più rare del pianeta, con solo una sessantina di casi documentati»: House gli risponde di avere sette buone ragioni per credere che lei sia uno di questi, e per convincerlo le tira una bastonata sullo stinco.

Stagione 1, episodio 10: rabbia

Una ragazza senza fissa dimora viene ricoverata per sospetta overdose, ma nel suo esame tossicologico non c’è traccia di sostanze stupefacenti. Sintomi come ipersensibilità alla luce e idrofobia indicherebbero una meningite, ma dopo essersi ricordati che viveva in una tenda dove c’erano stati dei pipistrelli House e Foreman arrivano alla stessa conclusione: aveva preso la rabbia, una malattia che animali infetti possono trasmettere agli esseri umani o ad altri animali attraverso morsi, ferite e graffi.

Stagione 3, episodio 2: chimerismo
Un bambino concepito con fecondazione in vitro (IVF), una delle tecniche di procreazione medicalmente assistita più comuni, viene ricoverato per una grave emorragia anale: la violenza sessuale viene subito esclusa e lui continua ad avere problemi di salute. All’inizio i medici non riescono a spiegarsi come mai abbia due tipi diversi di DNA: poi House si rende conto che l’impianto di più embrioni durante l’IVF aveva formato nel suo corpo un organismo di cellule di un altro individuo, una condizione nota come chimerismo.

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Stagione 2, episodio 9: sindrome di Münchausen

La sindrome di Cushing è legata all’eccessiva produzione di cortisolo e può portare tra le altre cose a un aumento improvviso di peso, gonfiori e scompensi nel ciclo mestruale. Se ne parla sia nella prima stagione di Dr. House che nella seconda, in una puntata in cui si scopre che la paziente interpretata da Cynthia Nixon (Miranda di Sex and The City) soffre di sindrome di Münchausen, una patologia psichiatrica che porta a simulare i sintomi di altre malattie per avere più attenzioni mediche.

Stagione 2, episodio 15: avvelenamento da oro
Dopo un gioco sessuale particolarmente intenso Bob rischia di soffocare: si presenta in ospedale assieme alla moglie, parlando di difficoltà a respirare e precedenti diagnosi che non hanno migliorato la situazione. Sembra avere una vita perfetta, ma House capisce che la moglie lo stava avvelenando con una sostanza mescolata all’oro, che in passato veniva usato per l’artrite reumatoide, ma può provocare danni.

Stagione 2, episodio 17: malattia di Erdheim-Chester
Anche in questo caso il paziente è un bambino ricoverato con difficoltà di coordinazione e sintomi riconducibili a una gastroenterite, una diagnosi che naturalmente non convince House. E anche in questo caso è lui ad avere ragione: il bambino soffre della malattia di Erdheim-Chester, che è estremamente rara e può coinvolgere vari organi. Viene curato nel giro di 24 ore.

Stagione 6, episodio 7: Vibrio vulnificus
Una ragazza che ha trascorso una serata movimentata si trova il piede destro molto gonfio: una volta in ospedale la sua situazione peggiora e sviluppa un’emorragia che le crea problemi cardiaci. Alla fine House capisce che avendo mangiato delle ostriche contaminate, e con un sistema immunitario piuttosto debole, aveva contratto un’infezione da Vibrio vulnificus, noto impropriamente come “batterio mangia carne”: secondo il medico statunitense Scott Morrison, che ha analizzato e raccontato tutti gli episodi della serie in un blog, questa ricostruzione non ha molte basi scientifiche.

Stagione 3, episodio 4: bailisascariasi
C’è un bambino che non riesce a parlare e mostra comportamenti insoliti, tra cui continuare a disegnare strane linee. Dopo i soliti numerosi test, i medici non arrivano da nessuna parte. Così Foreman esamina il giardino in cui giocava il bambino, e House conclude che in realtà stesse disegnando quello che vedeva: ovvero i parassiti intrappolati nel suo cervello. Dipende da un’infestazione che compare nei bambini che giocano tra la sporcizia o con oggetti contaminati dalle feci di procione, l’animale che trasmette la malattia.

Di recente peraltro ha detto che gli era stato trovato un verme nel cervello Robert Kennedy Jr., uno dei principali esponenti del movimento antivaccinista statunitense, appena scelto come segretario della Salute dal presidente eletto Donald Trump.

Stagione 2, episodio 18: peste bubbonica
Il caso trattato in questa puntata riguarda una donna di 25 anni che soffre di insonnia, un disturbo a cui non sembra esserci rimedio. All’inizio House le dà sostanzialmente della squilibrata, ma dopo aver indicato il consulto di uno psichiatra e numerosi test scopre uno strano bubbone vicino alla sua ascella, concludendo che sia affetta appunto dalla peste.

Stagione 4, episodio 8: lupus
Al di là delle trame che si sviluppano nel corso delle varie stagioni la formula delle puntate di Dr. House è un po’ sempre quella. Una volta esaurite tutte le ipotesi che sembrano percorribili House trova la diagnosi corretta, quasi sempre da solo, mentre capita in più occasioni che uno dei suoi collaboratori butti lì la possibilità che il paziente sia affetto da lupus, portandolo a rispondere in maniera brusca che non lo è. Il risultato è che la frase «forse è lupus» diventò un tormentone e la malattia finì al centro di svariati meme sulla serie, che a vent’anni di distanza dall’uscita sta peraltro avendo una nuova popolarità grazie a TikTok.

Il lupus eritematoso sistemico è una patologia autoimmune che può riguardare per esempio i reni, le articolazioni e il sistema nervoso. Anche se le attuali terapie consentono di gestire i sintomi non può essere curata ed è molto difficile da diagnosticare, visto che spesso i suoi primi sintomi traggono in inganno.

È quello che succede nel caso dell’illusionista che nell’ottava puntata della quarta stagione viene ricoverato per un arresto cardiaco avuto appena dopo essere entrato in una vasca d’acqua per un numero di escapismo. All’inizio sviluppa emorragie ed epistassi che House riconduce alla tularemia, una zoonosi batterica collegabile al contatto con i conigli usati durante gli spettacoli. Anche questa però è una diagnosi errata: «Ho finalmente un caso di lupus», esclama quando si rende conto che la “malattia misteriosa” che sta cercando è proprio quella.

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