I problemi con le ricette elettroniche in Puglia stanno diventando un caso
Dopo il terzo blocco in 10 giorni l'assessore alla Sanità se l'è presa con la società che gestisce il sistema, Sogei, che è già in un periodo complicato
Giovedì mattina, in Puglia, un numero imprecisato di persone non ha potuto ritirare i farmaci di cui aveva bisogno per via di un blocco al sistema informatico che gestisce le ricette elettroniche nelle farmacie. È il terzo blocco di questo tipo in soli dieci giorni: il problema è dipeso da Sogei, la Società generale di informatica controllata al 100 per cento dal ministero dell’Economia che gestisce i servizi informatici di diversi enti pubblici e che nell’ultimo periodo ha avuto diversi malfunzionamenti tecnici e guasti che creano disservizi.
Questa volta sul blocco del sistema è intervenuta anche la regione Puglia: il vicepresidente di Region e assessore alla Sanità Raffaele Piemontese ha protestato con un comunicato in cui ha detto che non si può «più tollerare un malfunzionamento ricorrente che compromette un servizio essenziale», «causando disagi ai cittadini e ritardi nella continuità assistenziale». Piemontese ha detto che invierà una lettera formale a Sogei per chiedere conto del problema.
Il blocco di giovedì è durato dalle 9:15 alle 10:15: molte persone, migliaia secondo il Quotidiano di Puglia, sono andate nelle farmacie con le ricette elettroniche create dai loro medici di famiglia, ma non hanno potuto ritirare i farmaci di cui avevano bisogno e che gli erano stati prescritti, perché i farmacisti non vedevano la ricetta elettronica che era stata caricata sul fascicolo sanitario del paziente.
Il problema tecnico si è verificato sul Sist, l’infrastruttura tecnologica pugliese che gestisce ricette elettroniche e fascicoli sanitari elettronici della cittadinanza: tutte le prescrizioni e prestazioni sanitarie digitalizzate e a carico del Servizio sanitario nazionale passano da Sogei. Nel suo comunicato, Piemontese ha detto che il blocco di giovedì mattina ha coinvolto anche le farmacie di altre regioni, come Emilia-Romagna, Veneto e Lombardia.
Nelle scorse settimane era già successo che si verificassero blocchi simili in diverse regioni. In alcuni casi il problema era stato simile a quello di giovedì, con i farmacisti che non vedevano le ricette. In altri casi i medici di famiglia non riuscivano proprio a caricare la ricetta elettronica sul fascicolo sanitario dei pazienti.
La legge di bilancio per il 2025 prevede tra le altre cose una generale digitalizzazione di tutte le ricette mediche, e i recenti problemi hanno fatto sorgere preoccupazioni sulla sua reale attuabilità.
Un paio di settimane fa sul problema si era espressa anche Federfarma, la federazione nazionale dei farmacisti italiani, in un comunicato in cui aveva chiesto chiarimenti ed espresso le proprie perplessità proprio citando gli obiettivi della legge di bilancio del 2025. Nel suo comunicato, Piemontese ha detto che «è necessario che Sogei e il ministero si assumano la responsabilità di garantire un sistema informatico stabile ed efficiente, adottando misure urgenti per evitare ulteriori interruzioni».
Negli ultimi tempi Sogei ha avuto vari problemi. Il mese scorso l’Agenzia delle Entrate ha prorogato i termini dei pagamenti in scadenza a fine ottobre per via di un malfunzionamento del Sistema F24 telematico, sempre gestito da Sogei. Il mese scorso inoltre era stato arrestato il direttore generale di Sogei, Paolino Iorio, accusato di corruzione in un’indagine su una serie di bandi in cui sono coinvolti sia Sogei che il ministero dell’Interno, il ministero della Difesa e lo stato maggiore della Difesa. In tutto sono indagate 18 persone, con accuse di corruzione e turbativa d’asta, e 14 società.