Il ritorno di Mike Tyson, contro lo youtuber Jake Paul
Uno dei pugili più forti di tutti i tempi combatterà il suo primo incontro da professionista dal 2005, contro un tipo esagitato e seguitissimo
Venerdì il pugile statunitense Mike Tyson tornerà sul ring per disputare il suo primo incontro da professionista da quando ha smesso ufficialmente, 19 anni fa: combatterà all’AT&T Stadium di Arlington, in Texas, contro il 27enne Jake Paul, uno youtuber di enorme seguito legato al mondo del fitness e degli sport da combattimento.
L’incontro, che sarà trasmesso su Netflix, era stato annunciato lo scorso marzo. Da allora ha ricevuto enormi attenzioni, dovute in parte alla curiosità generata dal ritorno in attività di Tyson, e in parte ai toni enfatici e spettacolari con cui la sua rivalità con Paul è stata raccontata da Most Valuable Promotions, la società organizzatrice. Per esempio giovedì, durante il cosiddetto face to face (il momento in cui, dopo essersi pesati, i pugili posano uno di fronte all’altro, e che viene messo in scena sempre con una certa spettacolarità), Tyson ha tirato uno schiaffo a Paul e i due sono stati divisi dai rispettivi staff.
Cose del genere capitano spesso nel pugilato, e non è sempre agevole capire fino a che punto siano autentiche e quando invece siano preparate per esigenze di spettacolo; il momento però è stato ampiamente condiviso sui social e ripreso da moltissime testate, anche quelle che di solito non seguono assiduamente ciò che accade nel pugilato.
Tutti i commentatori concordano sul fatto che sarà un incontro seguitissimo, anche perché intercetta due tipologie di pubblico diverse: da un lato quella più datata degli appassionati di pugilato che seguirono la carriera di Tyson tra gli anni Ottanta e Novanta; dall’altra quella che segue Paul sui social e sul suo canale YouTube (che ha una platea enorme: più di 20 milioni di iscritti), più giovane e composta anche da persone che di boxe sanno poco o niente.
Inizialmente avrebbe dovuto essere un incontro di esibizione, come vengono definiti quelli non conteggiati negli score (il bilancio di vittorie e sconfitte) dei pugili professionisti e in cui il contatto è controllato. Questa scelta, però, avrebbe diminuito l’entusiasmo intorno all’evento, anche perché negli scorsi anni Tyson aveva disputato qualche incontro di questo tipo: nel 2020, per esempio, aveva fatto un match di esibizione contro un altro ex pugile di grande fama, Roy Jones Jr.
Per ottenere un risalto mediatico ancora maggiore, Most Valuable Promotions aveva quindi chiesto e ottenuto dalla Combative Sports Program, l’ente texano che si occupa di assegnare i permessi per organizzare incontri di boxe nello stato, di disputare un match professionistico a tutti gli effetti. Sono però state adottate alcune accortezze, come l’impiego di guanti più pesanti (da 14 once, 400 grammi) e la divisione della contesa in 8 riprese da due minuti (e non in 9 o 12 riprese da tre minuti, come accade in molti casi).
Da quando l’incontro è diventato ufficiale, Tyson e Paul non hanno perso occasione per far parlare di sé, pubblicando i video dei rispettivi allenamenti e insultandosi reciprocamente e con toni piuttosto espliciti. La loro rivalità è stata raccontata anche in Jake Paul vs. Mike Tyson: conto alla rovescia, una miniserie di 3 episodi andata in onda su Netflix incentrata sulla loro preparazione in vista dell’incontro.
Tyson ha 58 anni ed è uno dei pugili più forti di tutti i tempi, con una fama paragonabile a quella di gente come Muhammad Ali, Rocky Marciano e Sugar Ray Robinson. Tra gli anni Ottanta e Novanta dominò la boxe professionistica in modo impressionante, consacrandosi come il migliore interprete dello stile di boxe offensivo e poco ortodosso elaborato dal suo manager, il leggendario Cus D’Amato, e che in gergo viene chiamato peek-a-boo.
In quel periodo fece parlare di sé anche per i suoi modi violenti sul ring (tra le altre cose, staccò a morsi un pezzo di orecchio a un avversario durante un incontro) e per i suoi problemi giudiziari: negli anni Novanta fu accusato di stupro da una donna, Desiree Washington, e successivamente condannato a sei anni di carcere; restò in prigione dal febbraio del 1992 al marzo del 1995. Si ritirò dalla boxe nel 2005 dopo la sconfitta contro l’irlandese Kevin McBride, in quello che fu il sesto incontro perso su 58 disputati. Nonostante l’età e il lungo periodo di inattività, in questi mesi è apparso in ottima salute, ha svolto allenamenti piuttosto intensi e ha raggiunto il migliore stato di forma degli ultimi anni.
Paul invece ha 27 anni, 31 in meno di Tyson. Pur occupandosi di sport da molto tempo, ha cominciato a dedicarsi più seriamente alla boxe dal 2020, quando vinse il suo primo incontro da professionista contro Ali Al-Fakhri, un altro famoso youtuber. Attualmente ha ottenuto 10 vittorie e una sola sconfitta, anche se ha combattuto perlopiù contro persone poco legate al mondo della boxe, come l’ex giocatore di basket Nate Robinson, o ex combattenti di arti marziali miste, come Tyron Woodley e Anderson Silva. Negli ultimi anni, insieme al fratello Logan, ha proposto ogni contenuto possibile: viaggi, sfide, corse automobilistiche, addestramenti militari e unboxing delle prime edizioni di carte da gioco dei Pokémon. Con il suo stile esagitato e caotico ha attirato molto spesso critiche e suscitato polemiche, spesso per scelte controverse e considerate offensive.
In questi mesi la loro rivalità è stata raccontata come una sorta di resa dei conti generazionale: Tyson è stato presentato come il rappresentante del “vero” pugilato che sceglie di tornare in attività per “dare una lezione” a Paul, una personalità di internet sboccata, presuntuosa e dallo scarso valore tecnico.
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