Il ministero dell’Economia ha venduto un altro 15 per cento delle azioni di MPS

Un operaio al lavoro in una filiale del Monte dei Paschi di Siena a Milano nel 2016 (ANSA/ Matteo Bazzi)
Un operaio al lavoro in una filiale del Monte dei Paschi di Siena a Milano nel 2016 (ANSA/ Matteo Bazzi)

Mercoledì il ministero dell’Economia ha messo in vendita un ulteriore 15 per cento del capitale di MPS (Monte dei Paschi di Siena), la banca senese di cui possedeva circa il 40 per cento delle azioni. È la terza vendita dopo quelle del novembre 2023 e dello scorso marzo, in cui il governo aveva venduto rispettivamente il 25 e il 12,5 per cento delle azioni della banca: come riferisce Il Sole 24 Ore l’operazione ha avuto un valore di 1,1 miliardi di euro.

Circa il 5 per cento del capitale messo in vendita è stato acquisito da Banco BPM, la banca nata dalla fusione della Banca Popolare di Milano e delle banche del gruppo Banco Popolare, che arriverà al 9 grazie a un’operazione finanziaria che coinvolge la società di gestione del risparmio Anima. La restante parte è stata invece acquisita dal gruppo dell’imprenditore Francesco Gaetano Caltagirone e da Delfin, la holding della famiglia Del Vecchio.

Il ministero dell’Economia aveva acquisito la maggioranza delle azioni di MPS nel 2017, dopo l’ennesima operazione di salvataggio: con questa vendita il governo scende all’11,7 per cento delle quote, rispettando le indicazioni dell’Unione Europea, che prevedevano di scendere sotto al 20 per cento entro la fine del 2024.