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  • Giovedì 14 novembre 2024

La grossa inchiesta per corruzione sugli appalti pubblici a Roma

Che forse dice qualcosa su come viene fatta la manutenzione stradale in città

Lavori stradali a Roma
(ANSA/ALESSANDRO DI MEO)
Lavori stradali a Roma (ANSA/ALESSANDRO DI MEO)

Martedì la guardia di finanza ha perquisito gli uffici del Dipartimento dei Lavori pubblici del comune di Roma e quelli di ASTRAL Spa (Azienda Strade Lazio), la società partecipata di Regione Lazio che si occupa della viabilità regionale. La perquisizione è stata fatta per una grossa inchiesta su presunti casi di corruzione che riguardano 75 appalti pubblici. Il loro valore complessivo è di circa 92 milioni di euro, di cui 72,2 milioni di euro stanziati dal comune di Roma. La maggior parte delle gare (42) è legata alla viabilità, dunque a lavori per il rifacimento e la manutenzione delle strade di Roma. Tra questi ci sarebbero anche interventi finanziati con fondi del Giubileo, l’anno santo della Chiesa cattolica che il papa convoca periodicamente dal 1300 e che inizierà a dicembre.

Gli indagati al momento sono 21. Tra questi ci sono anche quattro funzionari del comune di Roma e uno di ASTRAL. Il presunto corruttore, anche lui indagato e attualmente a processo in Calabria per altre due inchieste, sarebbe un imprenditore titolare di una quindicina di società, delle quali risulterebbero come rappresentanti figure “prestanome”. In questa rete di società sarebbero coinvolti anche la madre e il fratello dell’imprenditore. I reati ipotizzati sono associazione a delinquere, corruzione, frode in pubbliche forniture, turbata libertà degli incanti, riciclaggio e autoriciclaggio.

Secondo la procura di Roma l’imprenditore vinceva le gare d’appalto bandite da enti pubblici – comune di Roma, Regione Lazio, ministero della Difesa – fornendo documenti falsi e presentando offerte con più società riconducibili a lui in modo tale da assicurarsi più probabilità di ottenere l’assegnazione. Le società dell’imprenditore avrebbero usato materiale scadente per il manto stradale delle strade che avrebbero dovuto sistemare; con questo bitume avrebbero poi realizzato uno strato d’asfalto superficiale più sottile di quello previsto per legge. Questo strato in superficie quindi tende a rompersi più facilmente e crea grandi buche, che peraltro a Roma sono un problema da tempo.

Per evitare che questo modo di lavorare saltasse fuori durante le verifiche dei lavori, l’imprenditore avrebbe corrotto con tangenti i funzionari del comune e di ASTRAL incaricati dei controlli. I funzionari avrebbero anche firmato stati di avanzamento dei lavori fittizi, si parla di mazzette da 10mila euro in contanti ma anche di regali come orologi, viaggi, cene, e favori (i figli di alcuni dipendenti sarebbero stati assunti dalle società dell’imprenditore). Secondo la procura avrebbero ricevuto regali simili anche due agenti della polizia stradale, che in cambio avrebbero cancellato multe e sbloccato il sequestro di un camion di una delle ditte che viaggiava con un carico di materiale edile superiore al limite. I due agenti sono indagati per corruzione.

Tra i cantieri coinvolti ci sono quelli in via della Magliana, in piazzale De Bosis, in viale della Serenissima, in via Damiano Chiesa e quelli nel perimetro di Castel Sant’Angelo (il cantiere di piazza Pia, aperto per il Giubileo, non è coinvolto in questa inchiesta). Un altro cantiere sotto indagine è quello per il raddoppio di via Marco Simone, un intervento deciso per migliorare la circolazione nei giorni della Ryder Cup, un torneo internazionale di golf che si è tenuto a Roma nel 2023 appunto al Marco Simone Golf & Country Club (nella periferia nordest della città). In questo caso una delle società riconducibili all’imprenditore avrebbe vinto l’appalto facendo un’offerta al ribasso: 3,3 milioni di euro sui 4,9 milioni di euro previsti.

Per quanto riguarda i lavori finanziati con i fondi del Giubileo finiti sotto inchiesta, una delle società dell’imprenditore ha vinto l’appalto della Regione Lazio per i lavori di manutenzione straordinaria lungo il fiume Tevere per un totale di oltre un milione di euro.

Oltre alle strade, l’inchiesta comprende anche altri tipi di lavori finanziati da enti pubblici: tra questi un bando da 44mila euro dell’ATAC, la società dei trasporti pubblici locali di Roma, per rifare la segnaletica; un bando da un milione e 300mila euro per il rifacimento dell’Auditorium Albergotti; e appalti dello stato maggiore della Difesa e dell’ANAS.

Il sindaco di Roma Roberto Gualtieri ha detto di aver avviato un’indagine interna al comune, e istituito una commissione tecnica che dovrà controllare i lavori eseguiti dalle ditte coinvolte nell’inchiesta.