A partire dal 9 dicembre i Paesi Bassi aumenteranno i controlli alle frontiere di terra

Un cartello al confine fra la Germania e i Paesi Bassi (Pierre Crom/Getty Images)
Un cartello al confine fra la Germania e i Paesi Bassi (Pierre Crom/Getty Images)

Dal prossimo 9 dicembre e per i successivi sei mesi i Paesi Bassi rafforzeranno i controlli di frontiera con i paesi confinanti, cioè Belgio e Germania. La ministra per la Migrazione, Marjolein Faber, ha detto che la decisione serve per contrastare l’immigrazione irregolare e la tratta di esseri umani. A settembre anche la Germania aveva introdotto misure simili.

Sia i Paesi Bassi che i paesi confinanti fanno parte dell’area Schengen, la zona di libera circolazione di merci e persone che coinvolge quasi tutti i paesi dell’Unione Europea (più Islanda, Liechtenstein, Norvegia e Svizzera). Al momento la polizia nederlandese fa dei controlli a campione sui veicoli e sulle persone che entrano ed escono dal paese via terra: Faber, del Partito per la Libertà (PVV, di estrema destra) che guida il governo, non ha specificato in che modo le nuove regole cambieranno le procedure alla frontiera. Secondo le norme europee un paese può sospendere temporaneamente la libertà di movimento prevista dall’accordo di Schengen «come misura di ultima istanza» e «in situazioni eccezionali».

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