Si è dimesso il responsabile del progetto saudita per costruire una gigantesca città nel deserto

Un rendering del progetto (dal sito di Neom)
Un rendering del progetto (dal sito di Neom)

Si è dimesso in modo inaspettato Nadhmi al-Nasr, il responsabile del progetto Neom, l’enorme “città futuristica” in costruzione in Arabia Saudita per volere del principe Mohammed bin Salman. Al suo posto è stato nominato Aiman al-Mudaifer, un manager del fondo sovrano saudita, cioè quello che gestisce tutti i proventi derivanti dalla vendita del petrolio e che possiede e finanzia gran parte del progetto. Al-Nasr era a capo di Neom dal 2018, e non si sa perché abbia deciso di andarsene proprio ora, anche se non è la prima volta che ci sono dei cambi tra i responsabili del progetto. Nei mesi scorsi si erano dimessi altri due manager: Wayne Borg, a capo del comparto media, e Antoni Vives, che si occupava di The Line, la gigantesca struttura “a linea” lunga 170 chilometri che dovrebbe fare parte di Neom.

Bin Salman aveva annunciato il progetto nel 2017: l’idea era di costruire la “smart city” più grande del mondo, dove a lavori terminati ci si aspettava che avrebbero vissuto nove milioni di persone. Nell’idea del principe saudita il progetto avrebbe dovuto attirare moltissimi investitori e avrebbe dovuto contribuire a ridurre la dipendenza dell’economia saudita dal petrolio. Tuttavia è stato caratterizzato da numerosi ritardi e soprattutto dai costi elevatissimi, più alti di quanto la monarchia saudita si aspettasse.