L’aeroporto della capitale di Haiti è stato chiuso dopo che un aereo di linea statunitense è stato colpito da alcuni spari
Lunedì l’aeroporto di Port-au-Prince, capitale di Haiti, è stato chiuso dopo che un aereo di linea della compagnia aerea statunitense Spirit Airlines è stato colpito da alcuni proiettili mentre stava atterrando: l’ente per l’aviazione civile di Haiti ha detto che l’aeroporto resterà chiuso fino al 18 novembre.
Il volo della Spirit Airlines, partito da Fort Lauderdale, in Florida, e diretto a Port-au-Prince, è stato colpito da proiettili sparati presumibilmente da terra, anche se al momento non si sa chi sia stato a sparare e perché. Dopo essere stato colpito l’aereo ha invertito la rotta immediatamente e per sicurezza si è diretto verso l’aeroporto di Santiago de Los Caballeros, nella Repubblica Dominicana, dove è atterrato in sicurezza. Un portavoce della compagnia aerea ha detto che «un’ispezione ha rivelato prove di danni all’aereo coerenti con gli spari» e che «un assistente di volo a bordo ha riportato ferite lievi». Nessun passeggero è stato ferito.
Al momento le autorità di Haiti non hanno commentato quanto successo. Haiti occupa una parte dell’isola di Hispaniola nei Caraibi (l’altra parte è occupata dalla Repubblica Dominicana). Da mesi una potente alleanza di bande criminali, attive anche nella zona dell’aeroporto di Port-au-Prince, si scontra molto violentemente con le forze dell’ordine nella capitale. Le violenze hanno causato tra le altre cose la sostituzione del primo ministro Ariel Henry. Ad aprile il governo aveva nominato un consiglio presidenziale di transizione che avrebbe dovuto esercitare alcuni poteri che sarebbero spettati al primo ministro, ma che avrebbe dovuto soprattutto portare il paese caraibico a nuove elezioni entro il 2026. A fine maggio il consiglio aveva nominato Garry Conille come primo ministro: domenica Conille è stato destituito inaspettatamente dal consiglio presidenziale, e sostituito lunedì da Alix Didier Fils-Aimé.