C’è un accordo definitivo per la vendita di ITA Airways a Lufthansa
Il governo italiano ha inviato alla Commissione Europea alcune correzioni per la vendita della società, necessarie per il rispetto delle norme sulla concorrenza
Lunedì sera il governo italiano ha inviato alla Commissione Europea tutte le correzioni che intende attuare per finalizzare la vendita della compagnia aerea ITA Airways, di proprietà dello Stato italiano, alla società tedesca Lufthansa. La vendita era stata annunciata lo scorso anno, ma era necessario che la Commissione Europea certificasse il rispetto delle norme europee sulla concorrenza. A luglio infatti la Commissione Europea aveva già approvato l’operazione ma aveva posto alcune condizioni da rispettare, come la cessione di alcune rotte ad altre aziende per mantenere la concorrenza.
Il governo italiano aveva tempo fino a lunedì per comunicare in che modo avesse intenzione di conformarsi alle richieste, trovando per ogni questione un accordo con Lufthansa: nelle scorse settimane sui giornali si è molto parlato del fatto che le trattative sono state particolarmente complicate, tanto da mettere a rischio l’intera operazione.
Del resto le condizioni che poneva la Commissione riguardavano questioni grosse. Aveva individuato 39 rotte in cui la compagnia risultante dopo l’acquisizione avrebbe avuto di fatto una posizione dominante, cioè avrebbe avuto un controllo quasi totale in violazione delle leggi europee sulla concorrenza. La Commissione ne aveva dunque chiesto a Lufthansa e ITA Airways la cessione ad altre aziende per mantenere la concorrenza nelle rotte a breve e lungo raggio (queste ultime sono le più redditizie per le compagnie aeree). Aveva anche chiesto la cessione di alcuni slot all’aeroporto di Milano Linate, dove rischiava di avere una posizione dominante sulle rotte a breve raggio: gli slot sono i diritti di decollo e atterraggio, uno dei beni più preziosi per le compagnie aeree.
Secondo quanto scrive il Corriere, il governo italiano e Lufthansa si sarebbero impegnati a cedere alla concorrente EasyJet 30 slot giornalieri a Linate, oltre che alcune rotte europee che ITA e Lufthansa al momento gestiscono direttamente. Per quanto riguarda le rotte a lungo raggio avrebbero siglato accordi con Air France-Klm e British Airways.
La scorsa settimana è uscita la notizia che Lufthansa fosse arrivata a mettere in discussione anche il prezzo dell’intera operazione, chiedendo una riduzione di circa 10 milioni di euro. Ma il governo italiano si è rifiutato, e alla fine le cifre sono rimaste le stesse.
L’operazione prevede che Lufthansa acquisti il 41 per cento di ITA Airways attraverso un primo aumento di capitale da 325 milioni di euro. Ci saranno poi ulteriori aumenti di capitale negli anni successivi, fino ad arrivare alla completa cessione: avverrà con due passaggi, prima al 90 e poi al 100 per cento entro il 2033 con un investimento complessivo per Lufthansa di 829 milioni di euro.
L’approvazione della Commissione Europea darà avvio all’atteso processo di vendita di ITA Airways da parte dello Stato, che la possiede al 100 per cento tramite il ministero dell’Economia: la società era nata proprio con questo fine nel 2021 dalla graduale dismissione di Alitalia – la precedente compagnia aerea di bandiera, in perenne stato di crisi – da cui aveva comprato aerei, licenze e permessi, e di cui aveva assunto circa la metà dei 7 mila dipendenti. Da allora i governi che si sono succeduti hanno cercato un acquirente che la comprasse, fino a che lo scorso anno quello di Giorgia Meloni aveva trovato un accordo con Lufthansa.