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  • Domenica 10 novembre 2024

Le grandi proteste a Valencia contro la gestione dell’alluvione

Migliaia di persone hanno sfilato per il centro della città chiedendo le dimissioni dell'amministrazione locale guidata dal centrodestra

I manifestanti riuniti davanti al municipio di Valencia (AP Photo/Emilio Morenatti)
I manifestanti riuniti davanti al municipio di Valencia (AP Photo/Emilio Morenatti)
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Sabato sera a Valencia c’è stata una grossa manifestazione contro il governo regionale per il modo in cui ha gestito la disastrosa alluvione del 29 ottobre, durante la quale nella Comunità Valenciana morirono almeno 214 persone (e 41 sono ancora disperse) e furono distrutte migliaia di case e negozi. Secondo gli uffici del governo centrale spagnolo nella regione al corteo hanno partecipato 130mila persone. La manifestazione si è svolta in modo pacifico, tranne qualche incidente isolato, scrive El País.

Già il giorno dopo l’alluvione, quando si è iniziata a capire l’entità dei danni, il presidente della Comunità Valenciana Carlos Mazón (del Partito Popolare, di centrodestra) è stato molto criticato per il ritardo con cui è stato dato l’allarme: solo attorno alle 20, dopo diverse ore dai primi allagamenti. Durante il corteo i manifestanti hanno chiesto esplicitamente le dimissioni di Mazón.

Hanno anche rivolto critiche alla politica in generale e al governo centrale, guidato da Pedro Sánchez (del Partito Socialista), che non avrebbe fatto abbastanza pressione sull’amministrazione regionale perché intervenisse «con tutti i mezzi disponibili». Hanno invece lodato i moltissimi volontari, soprattutto giovani, arrivati a Valencia e nei comuni vicini da tutta la Spagna per aiutare nella pulizia delle strade e degli edifici pieni di fango.

Alla manifestazione ha aderito più di un centinaio di organizzazioni sociali. Davanti alla sede dell’amministrazione regionale tre persone colpite dai danni hanno letto un manifesto con le richieste dei partecipanti: oltre alle dimissioni di Mazón, hanno chiesto l’apertura di un’indagine che accerti le responsabilità «per le conseguenze evitabili della catastrofe» e le dimissioni dell’intero governo della Comunità Valenciana, «che ha dimostrato di non essere all’altezza delle circostanze». Dopo la lettura si è tenuto un minuto di silenzio ed è stato eseguito l’inno valenciano: a quel punto la manifestazione ufficiale è finita, ma molte persone sono rimaste in piazza.

All’inizio e alla fine della manifestazione, che è durata circa dalle 18 alle 20, ci sono stati dei disordini: alcuni manifestanti hanno lanciato fumogeni, fango e attrezzi per la pulizia delle strade allagate contro la porta del municipio. Quattro di loro sono stati arrestati, e 31 agenti sono stati feriti. Secondo quanto riferito da fonti della polizia all’agenzia di stampa spagnola EFE gli autori dei disordini apparterrebbero a gruppi di estrema sinistra.

Sabato si sono svolte delle manifestazioni simili a Alicante ed Elche, due città della Comunità Valenciana, e nella capitale spagnola Madrid.

– Leggi anche: Cosa non ha funzionato prima e dopo le alluvioni a Valencia