Il Qatar ha sospeso le proprie attività da intermediario nei negoziati fra Israele e Hamas

(Jordan Pix/Getty Images)
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Il Qatar ha fatto sapere di avere sospeso le proprie attività da intermediario nei negoziati per un cessate il fuoco fra Israele e Hamas, citando uno stallo nelle trattative e una certa riluttanza a trovare un accordo da entrambe le parti. I funzionari qatarini mediavano fra le due parti da circa un anno, cioè dall’inizio del nuovo ciclo di violenze innescato dall’attacco terroristico compiuto il 7 ottobre 2023 da Hamas. Il Qatar aveva ottenuto il ruolo di mediatore sia per i suoi buoni rapporti con gli Stati Uniti, e quindi indirettamente con Israele, sia perché da una decina d’anni ospita un ufficio dell’ala politica di Hamas.

Proprio gli Stati Uniti due settimane fa secondo diversi giornali statunitensi avevano suggerito al Qatar di chiudere l’ufficio di Hamas in territorio qatarino, in modo da fare pressione per trovare un accordo. Non è chiaro se l’autosospensione del Qatar comporterà anche la chiusura dell’ufficio di Hamas sul suo territorio: un portavoce di Hamas ha fatto sapere che il gruppo radicale palestinese non ha ricevuto alcuna richiesta di lasciare il paese.