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  • Venerdì 8 novembre 2024

Una storia spagnola “unica e comune”

Così l'autore Rodrigo Terrasa descrive il graphic novel firmato assieme al disegnatore Paco Roca sulle vittime della repressione franchista e il doloroso recupero recente dei loro corpi

Disegno di due mani di persone dietro le sbarre che si allungano l'una verso l'altra; al centro di legge «E rimarrò con questa voglia»
(Paco Roca e Rodrigo Terrasa, Tunué)
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L’editore Tunué, una delle maggiori case editrici italiane nel campo dei fumetti e dei graphic novel, ha pubblicato in Italia l’ultimo libro di Paco Roca, disegnatore e autore spagnolo tra i più noti internazionalmente, soprattutto per il suo lavoro di divulgazione giornalistica attraverso i fumetti. Il libro, in un affascinante formato orizzontale, si chiama L’abisso dell’oblio. Con Roca ci ha lavorato il giornalista Rodrigo Terrasa, autore di un reportage sul quotidiano El Mundo da cui era nata l’idea del libro. L’abisso dell’oblio racconta una storia nel contesto della guerra civile spagnola e della dittatura franchista che la seguì, con un gran lavoro di divulgazione storica sia sulla Storia con la esse maiuscola che sulle storie di persone e vittime di quel periodo. Queste sono alcune delle quasi trecento pagine della storia.

L’abisso dell’oblio è ambientato intorno a Valencia, città di Roca e Terrasa, su due piani temporali, quello delle persecuzioni e delle stragi dei simpatizzanti repubblicani da parte dei militari del dittatore Franco negli anni Quaranta, e quello del tentativo (in questo secolo) di recuperare e riconoscere dalle fosse comuni i corpi e le storie di quelle vittime. Roca fa un grande lavoro “cinematografico” di restituzione delle sofferenze più ampie come dei singoli momenti, fino al dettaglio di un movimento, un pensiero che attraversa un volto: alternando costruzioni più classiche dei riquadri disegnati a organizzazioni più creative delle tavole.

La traduzione italiana è di Diego Fiocco.