• Italia
  • Giovedì 7 novembre 2024

Le cose da sapere sullo sciopero del trasporto pubblico locale di venerdì 8 novembre

Durerà 24 ore e non avrà fasce di garanzia, anche se alcuni mezzi circoleranno comunque

Persone in attesa dei mezzi durante uno sciopero a Torino lo scorso luglio (ANSA/ Tino Romano)
Persone in attesa dei mezzi durante uno sciopero a Torino lo scorso luglio (ANSA/ Tino Romano)
Caricamento player

Per domani, venerdì 8 novembre, è stato indetto uno sciopero nazionale di 24 ore del trasporto pubblico locale. La mobilitazione riguarderà mezzi come autobus, metro e tram, ma non i treni, ed è stata proclamata dai sindacati di categoria per chiedere il rinnovo del contratto collettivo nazionale. A differenza dello sciopero di martedì 5 novembre, che aveva coinvolto il personale ferroviario, venerdì non sono previste fasce di garanzia, ovvero i servizi minimi garantiti negli intervalli orari in cui di solito i mezzi si usano di più. Verrà invece garantito un numero ridotto di corse, con il risultato che alcuni mezzi circoleranno comunque.

Lo sciopero è stato indetto da tutti i principali sindacati del trasporto pubblico, tra cui Cub Trasporti, Filt-Cgil, Fit-Cisl e Uilt-Uil, e ha come richiesta principale il rinnovo del contratto, che è scaduto il 31 dicembre del 2023, ma non solo. I sindacati hanno parlato della necessità di una più ampia riforma del settore della mobilità, sia a fronte di infrastrutture inadeguate, tagli alle risorse e modelli di mobilità insostenibili, sia a fronte di un servizio insoddisfacente per gli utenti.

La mobilitazione durerà tutta la giornata e rischia di complicare gli spostamenti di migliaia di persone in una settimana che per il trasporto pubblico è già stata piuttosto difficile dato lo sciopero indetto lunedì per martedì a seguito dell’aggressione contro un capotreno, ferito con due coltellate. Lo sciopero aveva riguardato il personale di Trenitalia, Italo, Trenord e Trenitalia Tper, le aziende del trasporto ferroviario in Lombardia ed Emilia-Romagna. Per venerdì mattina invece è prevista anche una manifestazione nazionale a Roma davanti alla sede del ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti.

I sindacati hanno specificato che, nel rispetto della legge 146/1990 sul diritto di sciopero, non è prevista la garanzia totale del servizio nelle fasce orarie che tutelano la mobilità dei viaggiatori. Sarà tuttavia garantito l’impiego del 30 per cento del personale nelle fasce orarie stabilite dalle singole aziende, così come saranno garantiti «i servizi assolutamente indispensabili per la generalità degli utenti come collegamenti con porti e aeroporti nonché quelli specializzati di particolare rilevanza sociale quali trasporto dei disabili e scuola bus per materne e elementari». Questo significa che nonostante non ci siano fasce di garanzia, un servizio minimo sarà comunque garantito.

L’ATM, l’azienda che gestisce i trasporti pubblici a Milano, ha detto per esempio che verranno garantite le metro e alcune linee di superficie, ma solo da inizio servizio alle 8:45 e dalle 15 alle 18, mentre il servizio della M4 tra la fermata di San Babila e l’aeroporto di Linate sarà garantito per tutta la giornata.

Anche se lo sciopero non riguarderà il personale di Trenord potrebbero esserci ripercussioni sulla circolazione dei treni per via della mobilitazione del personale di Ferrovienord, il gestore dell’infrastruttura ferroviaria in parte della Lombardia. Rischiano quindi di subire variazioni sia i treni di Trenord che circolano sulla rete Ferrovienord sia i collegamenti tra le stazioni di Milano Cadorna, Milano Centrale e Milano Porta Garibaldi e l’aeroporto di Malpensa.

A Roma saranno garantite le linee A e B della metro così come alcune linee di superficie da inizio servizio fino alle 8:30 e dalle 17 alle 20, e aderiranno con modalità simili anche le società del trasporto pubblico di tutte le principali città italiane, tra cui Napoli, Palermo e Venezia.

La Tper, la società del trasporto pubblico in Emilia-Romagna, effettuerà i servizi minimi dall’inizio del servizio fino alle 8:30 e dalle 16:30 alle 19:30, con priorità per i collegamenti con le stazioni ferroviarie e «i servizi di particolare rilevanza sociale». A Torino lo sciopero avrà ripercussioni su tutte le linee di metro, bus e tram gestite dalla GTT e saranno garantite solo alcune corse dalle 6 alle 9 e dalle 12 alle 15. A Genova è previsto che il personale dell’AMT si astenga dal lavoro per l’intero turno, con indicativamente il 30 per cento del servizio del trasporto urbano garantito sempre dalle 6 alle 9 e dalle 17:30 alle 20:30, e quello extraurbano dalle 6 alle 9 e dalle 17 alle 20.