Un secondo mandato Trump, quindi
Meno sostegno all'Ucraina, dazi su prodotti cinesi ed europei, grande ostilità verso l'immigrazione: cosa ha detto di voler fare, in breve
Il candidato Repubblicano Donald Trump ha vinto le elezioni presidenziali negli Stati Uniti e tornerà presidente dopo il primo mandato del 2017-2021. Proprio perché Trump è già stato presidente abbiamo un’idea piuttosto chiara delle posizioni e delle misure che intende promuovere: lui stesso ha anticipato che in caso di vittoria proseguirà o riattiverà molti dei provvedimenti che aveva approvato da presidente.
Uno dei cambiamenti più evidenti rispetto al presidente uscente Joe Biden, Democratico, lo osserveremo nella politica estera. Trump ha una fascinazione molto forte nei confronti dei leader autocratici, occidentali e non: ha già fatto capire che intende ridurre o interrompere del tutto la fornitura di armi e il sostegno economico all’Ucraina, ed è vicinissimo al primo ministro israeliano Benjamin Netanyahu: tutte posizioni piuttosto lontane da Biden, e invece più allineate ai leader e ai partiti dell’estrema destra europea e occidentale.
Sappiamo anche che Trump è molto scettico nei confronti della NATO, l’alleanza militare che lega gli Stati Uniti a gran parte dei paesi europei: da mesi si parla piuttosto apertamente anche della possibilità che gli Stati Uniti lascino la NATO o comunque riducano in maniera sostanziale il loro impegno nella difesa dei paesi europei da una politica estera sempre più aggressiva della Russia.
Per quanto riguarda la politica commerciale, Trump ha già annunciato il ritorno di dazi pesantissimi non soltanto sui prodotti cinesi ma anche su quelli europei, anche più ingenti di quelli in vigore fra 2017 e 2021, con l’intento di incentivare la produzione e l’acquisto di prodotti statunitensi. Sarà un grosso problema soprattutto per i paesi europei che basano la propria economia sulle esportazioni e che nel tempo hanno costruito un importante legame commerciale con gli Stati Uniti: quindi anche per l’Italia.
Trump ha annunciato un ambizioso e probabilmente irrealizzabile piano per espellere tutti i migranti irregolari che vivono negli Stati Uniti – sono circa 11 milioni di persone – e possiamo aspettarci che prenda posizioni molto rigide sull’immigrazione: Trump ha passato tutta la campagna elettorale a diffondere notizie false e discriminatorie sui migranti e quasi sicuramente cercherà di ridurre al minimo il numero di persone straniere a cui è consentito trasferirsi negli Stati Uniti.
Si inizierà poi a discutere quasi da subito della possibilità che Trump approvi un divieto federale di compiere un’interruzione di gravidanza, dopo che i giudici che aveva nominato alla Corte Suprema durante il suo primo mandato nel 2022 hanno rimosso il diritto federale all’aborto, garantito dalla sentenza Roe v. Wade. Durante la campagna elettorale in un primo momento Trump ha detto che non lo avrebbe fatto, poi ha mandato messaggi piuttosto contraddittori sul tema. È del tutto probabile che i suoi sostenitori più radicali, come la destra cristiana, faranno grandi pressioni perché Trump approvi una misura del genere.