La legge svizzera che vieta la copertura totale del viso in pubblico entrerà in vigore il primo gennaio del 2025

Un cartello che invitava a votare in favore del referendum a Oberdorf, il 16 febbraio 2021 (EPA/ Urs Flueeler via ANSA)
Un cartello che invitava a votare in favore del referendum a Oberdorf, il 16 febbraio 2021 (EPA/ Urs Flueeler via ANSA)

La legge che vieta la copertura totale del viso in pubblico in tutta la Svizzera entrerà in vigore il primo gennaio del 2025. In base a un’ordinanza emessa mercoledì dal Consiglio federale, l’organo esecutivo del governo svizzero, chi si coprirà completamente il viso verrà punito con una multa fino a mille franchi, circa 1.060 euro. Ci sono comunque delle eccezioni: il divieto non si applicherà per esempio a bordo degli aerei, nei luoghi di culto e qualora coprire la faccia sia necessario per motivi di salute e sicurezza, così come per «spettacoli artistici e d’intrattenimento o a scopi pubblicitari».

Il divieto di coprire e rendere irriconoscibile il viso nei luoghi pubblici era stato approvato tramite un referendum popolare nel marzo del 2021 e recepito con una modifica della legge federale approvata dal parlamento svizzero nel 2023. I media locali l’avevano soprannominata la legge sul “divieto del burqa” perché, pur non riferendosi esplicitamente alle donne musulmane, il partito che l’aveva promossa (l’Unione Democratica di Centro, di destra e conservatore) non nascondeva che il suo principale obiettivo era vietare i capi d’abbigliamento usati per coprire interamente il viso, come burqa o niqab, tipici della religione islamica.

Il divieto di coprire il viso in pubblico era già in vigore dal 2016 in due cantoni, Ticino e San Gallo. Anche in Francia, Danimarca e Paesi Bassi esistono divieti simili, più o meno dichiaratamente rivolti a indumenti come quelli spesso usati dalle donne musulmane.

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