In Qatar la principale assemblea consultiva non sarà più elettiva

L'emiro Tamim bin Hamad al Thani, sovrano del Qatar, il 24 ottobre 2024 (Nathan Howard/Pool Photo via AP)
L'emiro Tamim bin Hamad al Thani, sovrano del Qatar, il 24 ottobre 2024 (Nathan Howard/Pool Photo via AP)

Gli elettori del Qatar hanno approvato con il 90,6 per cento dei voti un referendum per annullare l’elezione diretta dei membri del Consiglio della Shura, una specie di parlamento che detiene limitati poteri consultivi e di veto. Il referendum era stato voluto dall’emiro Tamim bin Hamad al Thani, che governa il paese in maniera assoluta, secondo cui le elezioni avrebbero rischiato di causare divisioni e tensioni sociali.

La costituzione qatariota del 2003 prevedeva che due terzi dei suoi membri venissero eletti dai cittadini (il terzo rimanente viene nominato dall’emiro), ma le prime elezioni si erano tenute soltanto nel 2021. Non erano comunque state elezioni democratiche: i partiti politici sono vietati, e aveva potuto votare solo chi appartiene a una famiglia che vive in Qatar almeno dal 1930, quindi il 75 per cento della popolazione era escluso dal voto. Alcuni di loro dopo le elezioni del 2021 avevano protestato pubblicamente contro l’emiro, un evento assai raro in Qatar.

Il Consiglio della Shura può proporre leggi, approvare i bilanci statali, consigliare l’emiro, bloccare leggi proposte dal governo con una maggioranza assoluta e sfiduciare il primo ministro con una maggioranza di due terzi; non può invece occuparsi di questioni relative alla difesa, alla sicurezza e all’economia.

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