Le prime pagine dei giornali internazionali sulle elezioni statunitensi
La maggior parte è andata in stampa prima che si sapesse della vittoria di Donald Trump, ma si parla molto della divisione dell'elettorato statunitense
Mentre in Italia era la notte tra il 5 e il 6 novembre negli Stati Uniti si sono cominciati a contare i voti per le elezioni presidenziali. È sicuro che il candidato Repubblicano Donald Trump sarà presidente: formalmente non ha ancora un numero sufficiente di grandi elettori per essere considerato ufficialmente il vincitore, ma è in ampio vantaggio in tutti gli stati ancora in bilico e non c’è nessuna possibilità che la candidata Democratica Kamala Harris possa rimontare. Che Donald Trump fosse in vantaggio rispetto a Harris era diventato piuttosto chiaro già dopo qualche ora dalla chiusura dei seggi: per questo, mercoledì vari giornali internazionali cartacei hanno titolato le proprie prime pagine con frasi che alludevano a una sua possibile vittoria.
Il quotidiano argentino Clarín ha scritto che «Trump parte in vantaggio e si avvicina alla Casa Bianca» e il belga Le Soir che «Trump conduce le danze». Ma il giornale che più si è esposto in questo senso è il tabloid statunitense New York Post, vicino ai Repubblicani, che ha pubblicato un grosso primo piano di Trump con la scritta «L’ha fatto di nuovo!» a caratteri cubitali (facendo un gioco di parole tra la parola «done», fatto, e «Don», diminutivo di Donald).
La maggior parte dei quotidiani, negli Stati Uniti come altrove, hanno però chiuso il processo di impaginazione del numero cartaceo di mercoledì prima che si capisse bene in che direzione stava andando l’elezione: per questo, la maggior parte dei titoli è molto vaga e fa semplicemente riferimento al fatto che l’elettorato statunitense fosse pressoché spaccato a metà tra i due candidati.