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  • Mercoledì 6 novembre 2024

Il voto delle minoranze non sta andando come Kamala Harris sperava

Secondo gli exit poll il partito Democratico ha perso sostegno soprattutto tra gli elettori latinoamericani, per cui economia e immigrazione sono prioritari 

(AP Photo/Susan Walsh)
(AP Photo/Susan Walsh)
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Lo spoglio dei voti è ancora in corso in molti stati, tra cui quelli in bilico: nel frattempo però dagli exit poll pubblicati finora risulta che Kamala Harris non stia andando bene tra le minoranze etniche, una fascia elettorale molto ampia che comprende tra gli altri i cittadini afroamericani, latinoamericani e asiatici. È un gruppo elettorale tradizionalmente considerato Democratico, ma che negli ultimi anni si è spostato sempre più a destra, per varie ragioni.

Gli exit poll statunitensi sono rilevazioni molto diverse da quelle che noi chiamiamo exit poll: vengono realizzati con centinaia di sondaggi, questionari e telefonate fatte ad alcune specifiche fasce demografiche, basate sul genere, sull’appartenenza etnica, sul titolo di studio, sul mestiere svolto o sulla situazione economica, e permettono di avere qualche prima indicazione di percezioni, priorità e orientamenti politici di ognuno di questi gruppi, e di farsi un’idea non solo dell’andamento delle elezioni, ma anche di come stiano evolvendo gli Stati Uniti nel loro insieme.

Gli exit poll pubblicati dal Washington Post dicono che Harris sembra aver perso consensi soprattutto tra le persone latinoamericane. È il dato più netto: il 53 per cento dice di aver votato per lei, mentre il 45 per cento dice di aver votato per Donald Trump. Gli exit poll del 2020 davano il voto rispettivamente a 65 e 32 per cento: è un calo netto, di oltre dieci punti percentuali. È leggermente diminuito anche il consenso delle persone afroamericane per i Democratici: gli exit poll del Washington Post dicono che l’86 per cento ha votato per Harris e il 14 per cento per Trump. Secondo gli exit poll del 2020 il voto era rispettivamente 87 (per Biden, allora) e 12. La stessa tendenza c’è stata anche tra le persone di origine asiatica: 55 per cento per Harris e 39 per cento per Trump contro il 61 per cento e il 34 per cento del 2020.

Sono dati ancora limitati: contrariamente ad altre precedenti elezioni, quest’anno alcuni network non hanno pubblicato gli exit poll. Ma i dati disponibili finora permettono comunque di farsi un’idea di quanto gli sforzi di Harris per assicurarsi il sostegno delle minoranze siano andati a buon fine.

Negli Stati Uniti l’identità etnica sembra determinare sempre meno l’orientamento politico: benché le comunità latinoamericana, afroamericana e asiatica non siano blocchi monolitici, nel corso di questa campagna elettorale è diventato evidente come per molte delle persone che ne fanno parte siano diventati prioritari temi come l’economia e l’immigrazione, tra i temi più importanti e determinanti per queste elezioni, e quelli su cui ha investito di più Donald Trump.

Vale in particolar modo per gli stati in bilico: in stati come il Nevada o l’Arizona, per esempio, la comunità latinoamericana è particolarmente estesa. Nelle scorse settimane, in Nevada, diverse persone latinoamericane si sono dette particolarmente insoddisfatte dell’amministrazione del presidente uscente Joe Biden per via dell’inflazione (cresciuta durante il mandato di Biden rispetto al mandato precedente di Trump), del costo della vita e delle case. Secondo gli exit poll del Washington Post, in Nevada il 48 per cento delle persone latinoamericane ha votato per Harris, il 46 per cento per Trump: gli exit poll statali del 2020 davano il voto a 61-35.

In Arizona gli exit poll dicono che il 55 per cento delle persone latinoamericane ha votato per Harris, il 41 per Trump: quelli del 2020 davano il voto a 61 contro 37. L’Arizona condivide un lungo confine col Messico ed è diventato uno degli stati in cui il dibattito sull’immigrazione è più acceso: il mandato del presidente uscente Biden è iniziato con una crisi legata a un picco di ingressi irregolari di migranti, diminuiti nel corso dell’ultimo anno dopo l’adozione di alcune misure particolarmente restrittive. Harris è l’attuale vicepresidente di Biden e aveva una delega proprio sulla gestione dell’immigrazione, che l’ha resa impopolare e poco apprezzata, dato che il problema è in parte ancora irrisolto.

Pur essendo molto integrata e in crescita, la comunità latinoamericana è generalmente più povera di quella bianca: Trump ha insistito molto sul timore che l’immigrazione aumenti la concorrenza sul mercato del lavoro e indebolisca le loro rivendicazioni sindacali, fornendo alle imprese una facile alternativa a basso costo.

La perdita di consensi tra le persone afroamericane è un altro tema di cui nel corso degli ultimi mesi si è discusso molto: è una fascia elettorale che il partito Democratico ha in qualche modo dato per scontata. Secondo vari sondaggi, però, gli elettori neri sono interessati soprattutto all’andamento dell’economia. Secondo altre analisi gli elettori afroamericani, soprattutto gli uomini, tendono ad avere visioni più conservatrici di Harris su alcuni temi, come l’identità di genere o l’educazione sessuale nelle scuole.

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