Un tribunale francese ha condannato 18 persone per tratta di esseri umani
Martedì 5 novembre un tribunale di Lille, nel nord della Francia, ha condannato 18 persone per tratta di esseri umani. L’indagine che ha portato al processo era iniziata nel 2022, ha coinvolto diversi paesi europei e ha scoperto una vasta rete di cui i 18 imputati facevano parte: tra il 2020 e il 2022 l’organizzazione aveva organizzato migliaia di viaggi per trasportare le persone migranti dalla Francia al Regno Unito attraverso il canale della Manica.
Mirkhan Rasoul, un cittadino iracheno di 26 anni che secondo il pubblico ministero era a capo di questa organizzazione, ha ricevuto la pena più pesante: quindici anni di carcere, interdizione permanente dal territorio francese e una multa pari a 200mila euro. Gli altri 17 sono stati condannati a pene che vanno da uno a dodici anni di carcere e al pagamento di una multa, oltre che all’interdizione permanente dalla Francia. Quattordici di loro sono di origine irachena, mentre gli altri provengono da Iran, Polonia, Francia e Paesi Bassi. Avranno dieci giorni per fare appello.
La National Crime Agency (NCA), la principale agenzia del Regno Unito contro la criminalità organizzata e la tratta di esseri umani, ha fatto sapere che questa rete avrebbe gestito più di 10mila attraversamenti della Manica verso il Regno Unito e che da ciascun viaggio avrebbe guadagnato circa 100mila euro: «L’unica motivazione degli imputati coinvolti era il profitto: non si preoccupavano della sorte dei migranti che mettevano in mare su imbarcazioni del tutto inadeguate e pericolose».
Nel 2024, da gennaio a ottobre, più di 31mila persone migranti hanno attraversato la Manica. Il numero è più alto di quello dell’intero 2023. Almeno 60 di loro sono morte annegate.