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  • Lunedì 4 novembre 2024

Gli ultimi comizi di Harris e Trump sono molto diversi

La vicepresidente sta adottando un messaggio positivo, mentre Trump è sempre più aggressivo e violento

Kamala Harris alla Michigan State University a East Lansing
Kamala Harris alla Michigan State University a East Lansing (Scott Olson/Getty Images)
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In questi ultimi giorni di campagna elettorale per le presidenziali negli Stati Uniti, la candidata Democratica Kamala Harris e il Repubblicano Donald Trump stanno spendendo molto tempo negli stati in bilico: entrambi hanno fatto vari comizi e incontri pubblici, anche più di uno al giorno e in stati diversi, dal Michigan alla Pennsylvania.

I messaggi che Harris e Trump stanno comunicando sono molto diversi. Dopo alcune settimane dedicate a ricordare come il suo avversario costituisca un pericolo per la democrazia, Harris sta ora cercando di usare toni più positivi e solari e di presentarsi come la candidata dell’unità, ossia di tutti i cittadini e le cittadine statunitensi, anche quelli che non voteranno per lei. Trump invece sta cedendo ai suoi impulsi più aggressivi, e ha trascorso gli ultimi giorni di campagna insultando e minacciando i giornalisti e le persone che non lo sostengono.

Domenica Harris si è concentrata sul Michigan: tra le altre cose ha visitato una chiesa e un ristorante (di pollo e waffle) a Detroit, un barbiere a Pontiac e poi ha tenuto un grosso comizio all’Università statale del Michigan a East Lansing. Durante il comizio, a cui ha partecipato tra gli altri la governatrice Democratica dello stato, Gretchen Whitmer, Harris per la prima volta dall’inizio della campagna elettorale non ha pronunciato il nome di Donald Trump.

Ha fatto comunque riferimenti indiretti al suo avversario, sostenendo per esempio che Trump voglia eliminare le tutele sanitarie garantite dall’Obamacare, ma ha cercato soprattutto di presentare un messaggio positivo e rassicurante, dicendo tra le altre cose che la sua è la «politica della gioia». «Fin dall’inizio, la nostra campagna non è stata sull’essere contro qualcosa, ma sull’essere per qualcosa», ha detto.

Donald Trump a Kinston, in North Carolina

Donald Trump a Kinston, in North Carolina (Chip Somodevilla/Getty Images)

Domenica Trump non si è concentrato su un solo stato in bilico ma ha visitato tre diversi stati: ha tenuto comizi a Lititz, in Pennsylvania; a Kinston, in North Carolina; e a Macon, in Georgia. Soprattutto durante il primo evento, quello di Lititz, Trump ha adottato una retorica sempre più aggressiva. Tra le altre cose ha detto che il Partito Democratico è «demoniaco» e ha sostenuto che non avrebbe mai dovuto lasciare la Casa Bianca nel 2021, alla fine del suo mandato. Ha detto: «Avevamo i confini più sicuri della storia del nostro paese il giorno che me ne sono andato. Non avrei dovuto andarmene. Dico davvero, andavamo così bene, avevamo così tanto…», e poi si è interrotto, passando senza soluzione di continuità a un altro argomento.

Sempre a Lititz Trump ha detto che non gli importerebbe se qualcuno sparasse ai giornalisti che da mesi stanno seguendo la sua campagna elettorale. Riferendosi agli schermi di plexiglass che lo proteggono tutte le volte che parla all’aperto (una misura di sicurezza eccezionale adottata in seguito all’attentato contro di lui dello scorso luglio), ha detto: «Per arrivare a me dovrebbero prima sparare contro le “fake news” [cioè i giornalisti presenti al comizio], e non me ne importerebbe molto, non me ne importerebbe». Subito dopo, notando come tra due barriere di plexiglass ci fosse una fessura, ha detto, indicando uno a uno i giornalisti davanti a lui: «Sono loro il mio vetro».

Lunedì, per l’ultimo giorno di campagna elettorale, Harris andrà in Pennsylvania, il più importante degli stati in bilico. Terrà eventi pubblici ad Allentown, a Pittsburgh e a Philadelphia, dove farà l’ultimo comizio della sua campagna a cui parteciperanno anche personaggi molto noti come Oprah Winfrey, Lady Gaga e Katy Perry. Martedì Harris trascorrerà la notte elettorale nell’università in cui ha studiato, la Howard University a Washington.

Trump ancora una volta salterà da uno stato all’altro: andrà a Raleigh, in North Carolina, a Reading e Pittsburgh, in Pennsylvania, e poi farà l’ultimo comizio a Grand Rapids, in Michigan, dove fece il suo ultimo comizio anche nel 2016 e nel 2020. Nella notte elettorale il comitato di Trump ha organizzato una serata in un centro convegni a West Palm Beach, in Florida, ma non è ancora stato specificato dove l’ex presidente trascorrerà la notte in attesa dei risultati.