I sindacati hanno proclamato per domani uno sciopero di Trenitalia e Italo in seguito all’aggressione di un capotreno

Stazione Termini, Roma (Riccardo Antimiani/Ansa)
Stazione Termini, Roma (Riccardo Antimiani/Ansa)

Lunedì i sindacati dei trasporti hanno indetto per martedì uno sciopero del personale che lavora a bordo dei treni di Trenitalia e Italo, oltre che di Trenord e Trenitalia Tper, le società del trasporto pubblico locale rispettivamente della Lombardia e dell’Emilia-Romagna. Sarà in vigore tra le 9:01 e le 16:59, ed è stato indetto con un preavviso inusuale in seguito all’aggressione di un capotreno su un regionale in viaggio tra Genova Brignole e Busalla. I sindacati che aderiscono allo sciopero (Filt Cgil, Fit Cisl, Uiltrasporti, Ugl Ferrovieri, Fast Confsal e Orsa Trasporti) chiedono misure di sicurezza che possano limitare le frequenti aggressioni del personale ferroviario.

L’episodio è avvenuto intorno all’ora di pranzo di lunedì: secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine l’uomo stava controllando i biglietti sul treno vicino alla stazione di Genova Rivarolo, quando è nata una discussione con una coppia di passeggeri, un uomo egiziano di 21 anni e una minorenne. Quando il capotreno li ha fatti scendere, il 21enne lo ha colpito con due coltellate, poi la coppia è scappata ma è stata fermata poco dopo dalle forze dell’ordine.

Per venerdì 8 novembre era già stato indetto un altro sciopero dei trasporti su scala nazionale, questa volta del trasporto pubblico locale. Aderiranno le principali sigle sindacali (Cub Trasporti, Sgb, Cobas Lavoro Privato, Adl Cobas, Filt-Cgil, Fit-Cisl, Uilt-Uil, Faisa-Cisal, Ugl-Fna) e durerà 24 ore, senza fasce di garanzia. La principale richiesta, in questo caso, è il rinnovo del Contratto collettivo nazionale.