La prima operazione di terra di Israele in Siria
O almeno la prima a essere confermata dall'esercito israeliano: è stato catturato un uomo siriano che avrebbe spiato Israele per conto dell'Iran
Domenica l’esercito israeliano ha detto di aver catturato in Siria un uomo siriano che avrebbe spiato le truppe oltre il confine con Israele per conto dell’Iran. È la prima volta che Israele dice di aver compiuto un’operazione di terra israeliana in territorio siriano nell’ultimo anno di conflitti fra Israele e i gruppi affiliati all’Iran nei paesi vicini: nei mesi scorsi c’erano stati vari resoconti di operazioni simili, ma l’esercito israeliano non aveva mai dato conferme. Anche ora ha rivelato pochi dettagli sull’operazione: ha detto che l’uomo, Ali Soleiman al Assi, viveva a Saida, nel sud della Siria, ed è stato catturato negli scorsi mesi, ma senza rivelare la data precisa.
Al Assi avrebbe sorvegliato le attività dell’esercito israeliano nelle alture del Golan, un altopiano che Israele occupa dal 1967 dopo averlo sottratto al controllo della Siria. Ora è stato portato in Israele per essere interrogato.
Israele aveva già compiuto numerosi attacchi aerei contro la Siria negli ultimi mesi: avevano come obiettivo principalmente il personale e le strutture delle organizzazioni iraniane in Siria. Fra le altre cose ad aprile un attacco contro l’ambasciata iraniana nella capitale siriana Damasco aveva ucciso decine di persone e spinto per la prima volta l’Iran ad attaccare direttamente Israele, con centinaia di missili. Un’operazione di terra però non ha precedenti recenti.
L’Iran è strettamente alleato del governo siriano, e sostiene vari gruppi armati in diverse zone del Medio Oriente, fra cui Hezbollah in Libano e Hamas in Palestina. Il conflitto fra Israele e questi due per il momento non è paragonabile a quello con i gruppi iraniani attivi in Siria: dopo l’attacco di Hamas contro il suo territorio del 7 ottobre del 2023 ha invaso e distrutto buona parte della Striscia di Gaza uccidendo più di 44mila palestinesi, mentre a partire dal settembre del 2024 ha intensificato i bombardamenti contro il Libano per colpire Hezbollah, e avviato una campagna di terra nella zona di confine fra i due paesi.
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