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  • Domenica 3 novembre 2024

La MotoGP si deciderà all’ultima gara

Francesco Bagnaia ha vinto il Gran Premio della Malesia, il penultimo dell'anno, ma lo spagnolo Jorge Martín ha ancora 24 punti di vantaggio

(Mirco Lazzari gp/Getty Images)
(Mirco Lazzari gp/Getty Images)
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Domenica il pilota italiano della Ducati Francesco Bagnaia ha vinto il Gran Premio della Malesia di MotoGP che si è disputato sul circuito di Sepang. Bagnaia, che è campione del mondo in carica, è arrivato davanti al pilota spagnolo della Ducati Pramac Jorge Martín e al compagno di squadra e connazionale Enea Bastianini. È stata una gara combattutissima, e anche piuttosto spettacolare: Bagnaia (che era arrivato primo nelle qualifiche) e Martín si sono sorpassati più volte e si sono contesi il primo posto fin dal primo giro.

Sempre a inizio gara, c’è stato un brutto incidente che ha coinvolto l’australiano Jack Miller, il sudafricano Brad Binder e il francese Fabio Quartararo. Ci sono state anche altre cadute, come quelle dello spagnolo Marc Márquez e dell’italiano Franco Morbidelli.

Martín è ancora primo in classifica generale con 485 punti, seguito da Bagnaia che ne ha 461. L’ultimo Gran Premio si terrà a Barcellona (la gara avrebbe dovuto disputarsi a Valencia, ma è stata annullata per le conseguenze delle gravi alluvioni che hanno colpito la zona) il 17 novembre: matematicamente Bagnaia ha ancora la possibilità di confermarsi campione, ma Martín è nettamente il favorito per la vittoria finale. La vittoria in una gara di MotoGP assegna infatti 25 punti, e il suo distacco da Bagnaia è attualmente di 24.

È quindi improbabile che Bagnaia possa farcela, anche nella più ottimistica delle ipotesi: se a Barcellona vincerà la sprint race (una gara di velocità che si svolge il giorno prima del Gran Premio, e che assegna 12 punti al primo classificato) e la gara, otterrà 37 punti, portandosi a 498. A quel punto, Martín potrebbe diventare campione del mondo anche senza totalizzare punti nella sprint race e arrivando terzo nella gara: ne otterrebbe infatti 501.

La competitività di Bagnaia per la vittoria finale è stata pesantemente compromessa dall’esito della sprint race di sabato, vinta da Martín, durante la quale era caduto e quindi non aveva ottenuto punti.

Quella tra Bagnaia e Martín è una rivalità che va avanti dalla scorsa stagione, quando arrivarono primo e secondo nel Motomondiale. Bagnaia era già campione in carica, e staccò Martín di 39 punti (467 a 428), nonostante a metà della stagione avesse corso alcune gare in condizioni fisiche precarie per via di un incidente. In questa stagione guidano entrambi la stessa moto, la Ducati Desmosedici GP24, nonostante partecipino al Motomondiale con due scuderie diverse. Bagnaia gareggia infatti per il Ducati Lenovo Team, cioè la scuderia della Ducati Corse, mentre Martín corre per la Pramac Racing, un team italiano che utilizza le moto della Ducati (ma che dalla prossima stagione ha fatto un accordo con la giapponese Yamaha per usare le sue moto).

Sono due piloti con caratteristiche diverse: Martín, che non ha mai vinto il Mondiale nella MotoGP ma lo vinse nel 2018 nella Moto3, viene considerato un pilota più istintivo e leggermente più veloce, che dà il meglio in qualifica o nelle sprint race. Bagnaia invece viene ritenuto un pilota più completo, costante, bravo nel gestire le gomme e il ritmo della gara.