È morto un volontario italiano che lavorava come soccorritore al fronte in Ucraina
Il 28 ottobre Massimiliano Galletti, un 59enne italiano di San Benedetto del Tronto, nelle Marche, è morto in Ucraina per le ferite provocate dalle schegge di un colpo di un lanciagranate anticarro (un’arma spesso chiamata con la sigla RPG). Galletti era andato in Ucraina come volontario per soccorrere i soldati al fronte feriti dall’esercito russo: da circa un mese la famiglia non aveva più sue notizie e solo venerdì si è saputo che era stato gravemente ferito all’inizio di ottobre ed è poi morto in ospedale dopo alcune settimane in coma.
Dall’inizio dell’invasione russa dell’Ucraina, nel febbraio del 2022, Galletti era andato diverse volte nel paese o nei paesi vicini: la prima con la Protezione civile italiana in Polonia, nelle zone di confine, per aiutare le persone sfollate che scappavano dall’Ucraina; poi era andato due volte in Ucraina con un amico per dare assistenza medica all’esercito. Per farlo si era messo in aspettativa dal suo lavoro di dipendente comunale a San Benedetto del Tronto. Il sindaco della città ha detto che è stata avviata la procedura per permettere il rientro del corpo di Galletti in Italia, anche se i tempi dell’operazione al momento non sono chiari.