In Spagna si cercano i dispersi per l’alluvione
Nelle automobili travolte e accatastate dalle inondazioni potrebbero esserci i corpi di molte persone, ma non si sa quante: le morti accertate sono 211
A Valencia e nelle altre città spagnole che sono state danneggiate dalle gravi alluvioni di questa settimana si continuano a cercare le persone disperse. Le morti accertate sono 211, ha detto sabato il primo ministro Pedro Sánchez, quasi tutte nella Comunità Valenciana, la regione di Valencia, ma non esistono stime sui dispersi. Si teme che i corpi di molte persone si trovino nelle automobili che sono state travolte dalle esondazioni dei fiumi e ora sono accatastate lungo strade, ferrovie o all’interno di sottopassaggi.
Altre persone potrebbero essere morte nei garage e nelle cantine allagate, che i vigili del fuoco stanno via via svuotando dall’acqua con l’aiuto dei militari mandati dal governo nazionale (con quelli mobilitati sabato sono circa tremila). Un singolo locale a un piano seminterrato può contenere centinaia di migliaia di litri d’acqua: per svuotarlo con l’aiuto delle pompe idrauliche dei pompieri servono ore.
Giovedì 30 ottobre Amparo Fort, la sindaca di Chiva, uno dei comuni più danneggiati dalle alluvioni, aveva detto all’agenzia di stampa spagnola Efe: «Può darsi che i dispersi siano anche un centinaio visto che ci sono centinaia di auto danneggiate nel territorio comunale. Ci aspettiamo molte vittime. Ogni volta che un cane o una pala scavano nel fango compaiono dei corpi». Venerdì ha voluto precisare che non è stato «determinato» un numero di dispersi. A Chiva si trovano dei complessi di case popolari in cui le operazioni dei vigili del fuoco e dei soccorritori non sono ancora terminate.
Una delle città in cui più automobili sono state trascinate dall’acqua è Alfafar, un comune di 20mila abitanti a una decina di chilometri dal centro di Valencia e vicino a Paiporta. Nella cittadina un tunnel lungo la strada per Benetusser è completamente ostruito dalle auto travolte da un’inondazione. Molti altri veicoli ora si trovano lungo i binari della ferrovia.
A Valencia sono stati organizzati due obitori di emergenza, uno nel complesso fieristico della città, l’altro nel Palazzo di Giustizia, per portare i corpi recuperati dai soccorritori e cercare di identificarli. Il governo ha mandato a Valencia più di trenta esperti di patologia forense per aiutare le autorità locali a gestire la situazione. Prima vengono identificati i corpi su cui vengono trovati documenti di identità, poi si raccolgono i dati che possono essere utili per riconoscere gli altri.
In Italia l’alluvione più disastrosa di epoca contemporanea fu quella di Sarno e Quindici, in Campania, avvenuta il 5 maggio 1998: morirono 160 persone di cui 137 a Sarno.
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