Gli Stati Uniti dicono che 8mila soldati nordcoreani sono pronti per combattere nella regione russa di Kursk, occupata dall’Ucraina

Soldati nordcoreani durante un addestramento, in un servizio televisivo trasmesso in una stazione a Seul, Corea del Sud, 21 ottobre (AP Photo/ Ahn Young-joon, File)
Soldati nordcoreani durante un addestramento, in un servizio televisivo trasmesso in una stazione a Seul, Corea del Sud, 21 ottobre (AP Photo/ Ahn Young-joon, File)

Secondo il dipartimento della Difesa degli Stati Uniti circa 8mila soldati che la Corea del Nord ha inviato in Russia per aiutarla nella guerra in Ucraina sarebbero in territorio russo, pronti per combattere. In un comunicato diffuso giovedì, il segretario della Difesa statunitense Lloyd Austin ha parlato di almeno 10mila soldati nordcoreani mandati nell’estremo oriente della Russia per essere addestrati, di cui appunto 8mila adesso si troverebbero vicino al confine con la regione russa di Kursk, occupata dai soldati ucraini da agosto: gli Stati Uniti ritengono che si uniranno ai combattimenti «nei prossimi giorni».

Nelle scorse settimane sia il presidente ucraino Volodymyr Zelensky sia l’intelligence sudcoreana avevano detto che la Corea del Nord aveva inviato migliaia di soldati in Russia, e in seguito la notizia era stata confermata anche dagli Stati Uniti, ma fino alla scorsa settimana si sapeva che fossero 1.500. Il capo dell’intelligence militare ucraina, Kyrylo Budanov, aveva detto che i soldati nordcoreani avrebbero cominciato a combattere proprio dal primo di novembre. Russia e Corea del Nord hanno firmato un accordo che tra le altre cose include l’impegno a difendersi reciprocamente in caso di attacco di un paese terzo.

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