La Germania chiuderà i tre consolati iraniani nel paese in risposta all’esecuzione di un cittadino tedesco-iraniano

Una commemorazione per Jamshid Sharmahd a Berlino, in Germania, dopo la sua esecuzione, 28 ottobre 2024 (AP Photo/Markus Schreiber)
Una commemorazione per Jamshid Sharmahd a Berlino, in Germania, dopo la sua esecuzione, 28 ottobre 2024 (AP Photo/Markus Schreiber)

La ministra degli Esteri tedesca Annalena Baerbock ha detto che la Germania chiuderà i tre consolati iraniani nel paese (quelli di Francoforte, Amburgo e Monaco) in risposta all’esecuzione di Jamshid Sharmahd, un uomo con la doppia cittadinanza iraniana e tedesca, condannato a morte per terrorismo in Iran nel 2023 e ucciso lunedì. Baerbock ha anche detto che chiederà all’Unione Europea di applicare delle sanzioni contro le autorità e le persone coinvolte nell’esecuzione, compresa la Guardia rivoluzionaria iraniana, un potente corpo militare dell’Iran. Inoltre, già nei giorni scorsi la Germania aveva richiamato il proprio ambasciatore in Iran, Markus Potzel. Tra i 32 dipendenti dei tre consolati, tutti quelli che non hanno la cittadinanza tedesca dovranno lasciare il paese.

Sharmahd aveva 69 anni, era nato in Iran ma aveva trascorso la gran parte della sua vita tra Germania e Stati Uniti. Nel 2020 mentre si trovava negli Emirati Arabi Uniti venne rapito da alcuni agenti del governo iraniano e riportato nel suo paese d’origine, dove fu condannato a morte in quanto presunto capo di un piccolo gruppo di dissidenti con sede negli Stati Uniti, l’Assemblea del Regno dell’Iran (KAI, o Tondar). Il Tondar (tuono) si ripropone di restaurare la monarchia iraniana che cadde dopo la rivoluzione islamica del 1979, e tra il 2005 e il 2010 si rese responsabile di vari attentati, incluso quello in una moschea di Shiraz, nel sud dell’Iran, in cui vennero uccise 14 persone.

A differenza dei consolati, l’ambasciata dell’Iran a Berlino, la principale sede di rappresentanza diplomatica iraniana in Germania, rimarrà aperta.

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