La procura della Georgia ha aperto un’indagine sui presunti brogli nelle elezioni parlamentari, vinte dal partito filorusso al governo
La procura generale della Georgia ha aperto un’indagine sui presunti brogli elettorali nelle elezioni parlamentari dello scorso fine settimana, vinte dal partito filorusso Sogno Georgiano, al governo del piccolo paese del Caucaso dal 2012. In base ai risultati comunicati dalla commissione elettorale centrale Sogno Georgiano ha vinto con il 54 per cento dei voti contro il 37,5 dell’opposizione filoeuropea, formata da quattro partiti e guidata dalla presidente della Repubblica Salome Zourabichvili: sia i partiti di opposizione che alcuni osservatori indipendenti tuttavia avevano denunciato intimidazioni e brogli in numerosi seggi del paese.
Per lunedì sera Zourabichvili aveva convocato una manifestazione di protesta a cui hanno partecipato decine di migliaia di persone; a causa delle molte pressioni invece martedì la commissione elettorale aveva cominciato un riconteggio parziale dei voti. La procura georgiana ha fatto sapere che giovedì Zourabichvili verrà interrogata sulle presunte prove dei brogli che ha contestato. Per accertare eventuali irregolarità in ogni caso serviranno settimane, se non mesi.
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