Dal 31 ottobre entreranno in vigore in via definitiva i dazi europei sulle auto elettriche cinesi

Auto del gruppo BYD (AP Photo/Ng Han Guan, File)
Auto del gruppo BYD (AP Photo/Ng Han Guan, File)

Martedì la Commissione Europea ha approvato in via definitiva i nuovi dazi sulle auto elettriche cinesi, che entreranno in vigore dal 31 ottobre. Nelle scorse settimane i rappresentanti dei 27 paesi membri dell’Unione Europea avevano già approvato i dazi, che erano stati proposti proprio della Commissione, ma non erano ancora stati applicati e c’era anche l’ipotesi che potesse essere raggiunto un accordo per evitarli.

I dazi sono stati imposti perché la Commissione accusa i produttori di auto cinesi di beneficiare di enormi sussidi dal governo per riuscire a vendere a prezzi molto bassi e sotto al costo di produzione, mettendo di fatto fuori mercato i produttori occidentali.

I nuovi dazi saranno in vigore per 5 anni e avranno un importo compreso tra il 17,4 e il 35,3 per cento, che varia a seconda dell’azienda a cui è applicato e che si aggiunge a quelli già esistenti del 10 per cento: possono quindi arrivare complessivamente al 45,3 per cento sul valore dell’auto. Per il gruppo BYD saranno del 17 per cento, per Geely del 18,8 per cento e per SAIC del 35,3 per cento. Nell’approvare definitivamente il regolamento di attuazione, la Commissione Europea ha fatto sapere che comunque si riserva la possibilità di negoziare con il governo cinese per trovare un compromesso per evitare i dazi.

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