Le grandi manifestazioni in Georgia per denunciare brogli elettorali
Decine di migliaia di persone si sono riunite davanti al parlamento a Tbilisi per contestare la discussa vittoria del partito filorusso Sogno Georgiano
Lunedì sera decine di migliaia di persone si sono radunate davanti al parlamento della Georgia, a Tbilisi, per protestare contro la vittoria del partito filorusso Sogno Georgiano alle elezioni legislative di sabato, durante una campagna elettorale e procedure di voto fortemente influenzate dalla Russia. La manifestazione era stata convocata in mattinata dalla coalizione di opposizione filoeuropea, guidata dalla presidente della Repubblica Salome Zourabichvili, che ha denunciato di nuovo intimidazioni e brogli elettorali riscontrati anche da osservatori indipendenti (ma per accertare ufficialmente le eventuali irregolarità serviranno settimane o anche mesi).
La Georgia si trova nella regione del Caucaso e ha quasi 4 milioni di abitanti. Sogno Georgiano, che governa il paese dal 2012, è allineato alle posizioni del regime russo di Vladimir Putin e da qualche anno ha adottato modalità di governo sempre più autoritarie, mentre l’opposizione chiede da tempo una maggiore integrazione con l’Unione Europea, di cui la Georgia è candidata ufficiale a diventare paese membro. Alla manifestazione di lunedì si sono viste numerose bandiere dell’Unione Europea, oltre che della Georgia, assieme a striscioni che dicevano “La Georgia non è la Russia”.
Nel convocare la protesta Zourabichvili aveva definito le elezioni una «totale manipolazione». Rivolgendosi alle persone riunite davanti al parlamento ha poi detto: «Voi non avete perso le elezioni. Hanno rubato il vostro voto e stanno provando a rubarvi anche il futuro», aggiungendo che continuerà a promuovere l’ingresso della Georgia nell’Unione Europea. Giorgi Vashadze, leader del partito centrista Sì all’Europa, parte della coalizione guidata dalla presidente, ha detto che l’opposizione non prenderà parte ad alcuna discussione con il governo e che chiederà un nuovo voto con una maggiore supervisione di osservatori internazionali.
In base ai risultati comunicati dalla commissione elettorale centrale, Sogno Georgiano ha vinto le elezioni con il 54 per cento dei voti contro il 37,5 dell’opposizione, formata da quattro partiti. Sui social network è girato molto un video che mostrava diverse persone riempire un’urna di schede elettorali già compilate e durante il voto in vari casi sono state segnalate aggressioni sia contro gli osservatori indipendenti che contro i giornalisti; in altri gli elettori venivano portati ai seggi dai membri di Sogno Georgiano, oppure dovevano mostrare la loro scheda al presidente del seggio o al coordinatore del partito presente.
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