In Brasile le società minerarie Vale e BHP pagheranno quasi 28 miliardi di euro per il crollo della diga di Mariana del 2015

Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva parla durante l'evento per la firma dell'accordo con Vale e BHP (AP Photo/Eraldo Peres)
Il presidente brasiliano Luiz Inacio Lula da Silva parla durante l'evento per la firma dell'accordo con Vale e BHP (AP Photo/Eraldo Peres)

Venerdì la società mineraria brasiliana Vale e l’australiana BHP hanno firmato un accordo per risarcire il governo brasiliano di quasi 28 miliardi di euro per il crollo della diga di Mariana, avvenuto nel 2015 nel Minas Gerais, uno stato nel sud-est del Brasile. La diga era gestita da Samarco, un’azienda creata dalle due grosse società: a causa del crollo morirono 19 persone e decine di milioni di metri cubi di detriti delle attività minerarie finirono nel fiume Doce, attraverso cui poi raggiunsero l’oceano Atlantico, causando un enorme disastro ambientale.

16 miliardi circa dovranno essere pagati dall’azienda allo stato entro vent’anni, mentre la restante parte verrà data alle vittime e alle famiglie delle vittime, o impiegata in opere di ricostruzione e bonifica ambientale. Il presidente brasiliano Luis Inacio Lula da Silva, che era presente alla firma dell’accordo, ha commentato dicendo: «spero che le società minerarie abbiano imparato la lezione: sarebbe loro costato meno prevenire il disastro».