Due ritorni molto attesi, nella Coppa del Mondo di sci
Marcel Hirscher e Lucas Pinheiro Braathen si erano ritirati e ora torneranno a gareggiare, ma entrambi con due paesi diversi rispetto al passato: c'entrano gli sponsor
Questo weekend comincia a Sölden, in Austria, la Coppa del Mondo di sci, il principale circuito di gare professionistiche a cui sciatori e sciatrici partecipano per tutta la stagione. Sabato c’è la gara femminile di slalom gigante, domenica quella maschile; lo slalom gigante è una specialità tecnica, cioè con le porte abbastanza vicine tra loro, ma più veloce rispetto allo slalom speciale. Nello sci maschile in questa stagione ci saranno due ritorni molto attesi e discussi, quelli di Marcel Hirscher e Lucas Pinheiro Braathen.
Hirscher è considerato uno degli sciatori più forti e completi di sempre, vincitore tra le altre cose di 8 Coppe del Mondo generali consecutive (quelle in cui si sommano i risultati nelle quattro specialità) e di 67 gare di Coppa del Mondo. Nel 2019, a 30 anni, si era ritirato, ma quest’anno ha deciso di tornare: la cosa particolare è che non lo farà con l’Austria, la Nazionale per cui aveva gareggiato finora, ma per i Paesi Bassi. Potrà farlo perché la madre è nederlandese e ha motivato questa decisione con la volontà di non togliere il posto in squadra ad altri sciatori austriaci, visto che l’Austria ha molti sciatori di alto livello, mentre i Paesi Bassi no.
È stato però ipotizzato che ci sia anche, se non soprattutto, una questione di sponsor, e cioè che il suo brand di sci, Van Deer-Red Bull Sports, non è tra quelli approvati dalla federazione austriaca: Hirscher quindi non potrebbe indossarli gareggiando con l’Austria. Non è chiaro in che condizioni tornerà Hirscher, che non partecipa a una gara competitiva da cinque anni.
Sempre per ragioni di sponsorizzazioni, Lucas Pinheiro Braathen la scorsa stagione non ha gareggiato. Fu una storia abbastanza grossa per lo sci e molto commentata, perché Pinheiro Braathen oggi ha 24 anni e nel 2023 aveva vinto la Coppa del Mondo di slalom speciale: era quindi uno degli sciatori più forti e promettenti in circolazione, oltre che un sportivo conosciuto e apprezzato per il suo stile. Due giorni prima dell’inizio della Coppa del Mondo del 2024, però, aveva annunciato che si sarebbe ritirato.
Il motivo principale era una disputa in corso con la federazione norvegese, che sostiene economicamente sciatori e sciatrici sin da quando sono molto giovani, ma ha una politica rigida sui diritti d’immagine e di sponsorizzazione. Non consente infatti quasi in nessun caso l’utilizzo e la promozione di brand (di abbigliamento, di attrezzature) che non siano tra i suoi ufficiali, e atleti e atlete non possono di fatto avere sponsorizzazioni private, che spesso sono la principale fonte di guadagno; altri sciatori e sciatrici norvegesi si sono scontrati con la federazione sulla questione. «Per la prima volta dopo anni mi sento libero», disse il giorno del ritiro Pinheiro Braathen, che nel frattempo stava diventando famoso per il suo modo stiloso di vestire e di presentarsi al pubblico.
Già lo scorso marzo, comunque, Braathen aveva anticipato che sarebbe tornato a gareggiare ma non con la Norvegia (dove è nato e cresciuto), bensì con il Brasile, il paese di provenienza della madre: si chiama Pinheiro Braathen di cognome per questo. In un’intervista data questa settimana al sito ufficiale delle Olimpiadi, ha detto che ha trascorso l’ultimo anno a girare il mondo e che le esperienze fatte l’hanno riportato «a questo bellissimo sport [lo sci], ma con i miei termini e la libertà che mi permetterà di fare la differenza».
Pinheiro Braathen, che vive prevalentemente a Milano, ha raccontato di voler promuovere una maggior diversità in un mondo per tradizione abbastanza conservatore come quello dello sci, dove anche per limiti geografici (oltre che economici) i paesi rappresentati sono molto pochi, e che gareggiare per il Brasile sarà un modo per farlo. Il Brasile non aveva uno sciatore in Coppa del Mondo dal 2016 e non ha mai vinto una medaglia alle Olimpiadi invernali. Pinheiro Braathen avrà con sé uno staff personale preparato, ma sarà chiaramente diverso gareggiare per una federazione parecchio meno strutturata rispetto a quella norvegese, che è invece una delle migliori e più vincenti di sempre.
Prima dell’esordio stagionale a Sölden, ha spiegato comunque di apprezzare molto che la federazione brasiliana «incoraggi le differenze tra le persone, invece che trascurarle» (come invece secondo lui farebbe quella norvegese). Finora con la Norvegia aveva vinto 5 gare di Coppa del Mondo (3 in slalom speciale e 2 in slalom gigante) e aveva ottenuto in tutto 12 podi.