Torna l’ora solare
Come ogni anno l'ultimo weekend di ottobre si dorme un'ora in più, e poi farà buio prima
Nella notte tra sabato 26 e domenica 27 ottobre tornerà quella che convenzionalmente chiamiamo ora solare: alle 3 della mattina di domenica l’ora verrà spostata indietro alle 2. Bisognerà ricordarsi di spostare indietro di un’ora gli orologi meccanici e la maggior parte di quelli digitali, mentre gli smartphone si aggiorneranno automaticamente.
Il passaggio dall’ora cosiddetta legale all’ora solare implica che la notte fra sabato e domenica sarà più lunga, e si potrà quindi dormire un’ora in più. Ma soprattutto da domenica in poi ci sarà un’ora di luce in più la mattina, e il sole tramonterà un’ora prima la sera. L’ora solare resterà in vigore fino all’ultimo fine settimana di marzo 2025: l’ora legale tornerà nella notte tra sabato 29 e domenica 30 marzo.
L’ora solare sarebbe quella “normale”, a differenza dell’ora legale che fu introdotta in molti paesi per la prima volta nel 1916 per risparmiare energia durante la Prima guerra mondiale. Fra questi c’era l’Italia, che la adottò con il decreto legislativo 631: poi fu abolita e ripristinata diverse volte e adottata definitivamente con una legge del 1965, applicata a partire dall’anno seguente. A livello europeo l’ultima modifica dei tempi dell’ora solare fu nel 1996: da allora il passaggio dall’ora solare a quella legale – che vengono indicate in genere come Standard Time e Summer Time – avviene con uguali tempi (fusi orari a parte) e stesse modalità tra tutti gli stati dell’Unione Europea.
Fuori dall’Europa, in Russia, Argentina, India e in quasi tutta l’Africa l’ora legale non viene usata. Negli Stati Uniti (tranne parte dell’Arizona e le Hawaii, che non la usano) il cambio avviene in un momento diverso: quest’anno sarà la notte fra il 2 e il 3 novembre. In alcuni paesi, le amministrazioni locali possono decidere indipendentemente dal governo centrale se adottarla o meno: per esempio in Australia solo quattro stati federati su sei la usano.