L’esercito israeliano ha arrestato 44 operatori sanitari nel nord della Striscia di Gaza
Venerdì sera il direttore dell’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS), Tedros Adhanom Ghebreyesus, ha detto che l’esercito israeliano ha arrestato 44 operatori sanitari dell’ospedale Kamal Adwan, nel campo profughi di Jabalia, nel nord della Striscia di Gaza. Secondo quanto riferito da Ghebreyesus, negli ultimi giorni le truppe israeliane stavano conducendo un’operazione militare nei pressi dell’ospedale, che è uno dei tre ancora funzionanti nell’area: venerdì sono entrate nella struttura, l’hanno perquisita e hanno sparato all’interno dell’edificio prima degli arresti. Durante l’operazione sono state anche danneggiate quattro ambulanze.
Il ministero della Salute della Striscia ha detto che sabato mattina l’assedio è terminato, ma che le truppe israeliane hanno arrestato quasi tutto il personale medico maschile dell’ospedale, dove ora rimane il personale femminile, un medico uomo e il nuovo direttore dell’ospedale, dato che il precedente era stato recentemente arrestato a sua volta. Ghebreyesus ha detto che secondo le informazioni da lui ricevute al momento nella struttura ci sono 200 pazienti in condizioni critiche, su un totale di 600 persone, fra cui anche civili che utilizzano l’ospedale come rifugio.
L’esercito israeliano non ha commentato gli arresti ma ha detto che stava «operando nell’area» dell’ospedale: in passato ha negato di arrestare arbitrariamente il personale medico, dicendo di trattenere solo coloro che sono sospettati di «attività terroristiche». Da tre settimane Israele ha cominciato una nuova grande offensiva nel nord della Striscia di Gaza come non succedeva da mesi, con l’intento, a suo dire, di colpire le infrastrutture di Hamas e i miliziani del gruppo che ancora si trovano in quella zona.
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