Il proprietario e il gestore della nave che causò il crollo del ponte a Baltimora pagheranno 100 milioni di dollari per pulire i detriti
Il proprietario e il gestore della nave che il 26 marzo aveva causato il crollo del ponte Francis Scott Key a Baltimora hanno accettato di pagare al governo degli Stati Uniti 100 milioni di dollari (circa 90 milioni di euro), per eliminare i detriti provocati dall’incidente.
La nave, una portacontainer chiamata “Dali”, era partita dal porto di Baltimora ed era diretta a Colombo, in Sri Lanka: all’1:27 locale (le 6:27 italiane) aveva sbattuto contro uno dei piloni del ponte, che si trova sopra la foce del fiume Patapsco, forse per un’avaria. Nell’incidente erano morti sei operai che stavano lavorando sul ponte. Nelle settimane successive il porto di Baltimora era rimasto chiuso parzialmente, causando grossi danni all’economia locale (stimati in circa 1 miliardo di dollari). Il porto era stato riaperto completamente a giugno.
Un mese fa il dipartimento della Giustizia statunitense aveva fatto causa alle società Grace Ocean e Synergy Marine Group, rispettivamente proprietaria e amministratrice della nave. Giovedì le due società hanno trovato un accordo per pagare la pulizia dei detriti: l’accordo non comprende la ricostruzione del ponte, che costerà circa 2 miliardi di dollari.